Il noto imprenditore Chicco Testa è stato ospite stamane in collegamento con il programma di Canale 5, Morning News, per parlare del problema del gas, in particolare in vista di quello che accadrà in autunno e in inverno: “Fra il gas russo e quello algerino vi sono piccole differenze ma il gas è gas. Poi voglio ricordare, non so se i rigassificatori abbasseranno i prezzi ma sicuramente ci porteranno del gas. Qui abbiamo un problema prima, che è riuscire ad avere il gas per l’inverno, se non si capisce questa questione va tutto per aria. Le rinnovabili sono importantissime, servono a fare elettricità con sole e vento. L’elettricità però è una piccola parte dei nostri consumi energetici, è il 20 per cento, quindi al massimo possiamo sostituire un po’ del gas per fare elettricità, ma poi resta l’80%. Il gas serve per tutta l’industria, anche quella alimentare”.



Poi Chicco Testa ha proseguito: “I sacrifici le famiglie li stanno già facendo. Io spero che continui ad arrivare un po’ di gas dalla Russia, se dovesse arrivare a zero completo, penso che sarebbe impossibile superare tutto l’inverno con gli stoccaggi e dovremmo staccare il gas ad alcuni settori industriali con conseguenze enormi”.



CHICCO TESTA: “BASTA DIRE FESSERIE”

E ancora: “Avremmo una diminuzione del turismo nell’Adriatico perchè a Ravenna fanno un rigassificatore? Ravenna è un polo petrolifero da 40 anni eppure la costa romagnola è una delle più gettonate da anni, perchè bisogna continuare a spaventare gli italiani con delle fesserie”. Poi Chicco Testa ha parlato di nuovo delle rinnovabili: “Non è vero che in Italia non siano state fatte rinnovabili, siamo secondi in Europa dopo la Germania per quantità di energia elettrica prodotti con le rinnovabili, quindi prendiamoci il merito”.

“Le società che investono nelle rinnovabili – ha continuato Chicco Testa – stanno facendo un sacco di quattrini, costi di produzione bassissimi e di vendita altissimi. Io continuo a fare le rinnovabili guadagnando discreti quattrini e i primi oppositori sono i comitati locali che sono contro tutto e tutti, impianti eolici, solari, termovalorizzatori… qualsiasi cosa viene osteggiata da questa cultura. O cambiamo tutti la testa e ci rendiamo conto che le cose vanno fatte anche quando non ci piacciono nell’interesse collettivo. Se disseminano la cultura del sospetto, della diffidenza e del contro siamo morti”.