Chicco Testa, ex politico e manager italiano, è stato intervistato stamane dai microfoni di Morning News su Canale 5. Si parla del problema della siccità, alla luce delle pochissime precipitazioni cadute quest’anno in tutta Italia. “Io voglio fare una provocazione – ha esordito Chicco Testa parlando con Simona Branchetti, la conduttrice del programma del quinto canale – se chiedo a tutti voi quanto spendete di acqua, credo che quasi nessuno di voi mi sappia rispondere, per due motivi. Prima di tutto perchè le acque si pagano come condominio, ma il motivo più importante è che la cifra che spendiamo è molto molto bassa. Noi spendiamo circa 200 euro all’anno – aggiunge l’ex politico – contro i 7/800 euro della media europea, spendiamo più pro capite di acqua minerale che di acqua potabile”.



“E’ chiaro – ha proseguito Chicco Testa – che con tariffe così basse diventa anche molto difficile fare le manutenzioni, un’azienda deve ripagare i costi e avere i soldi per fare quello che deve essere fatto”. Chicco Testa ha poi parlato del tema delle dispersioni, facendo riferimento ad un caso trattato stamane proprio da Morning News, in quel di Frosinone: “Vorrei far presente che correggere le dispersioni significa intervenire su centinaia di chilometri di rete idrica. Va fatto un piano di sostituzione di tubature, un certo numero di chilometri ogni anno. Le dispersioni dell’acqua… non c’è un buco ma sono tante piccoli dispersioni su centinaia di chilometri di rete, e va fatto, ma non è una soluzione semplice e costosa”.



CHICCO TESTA: “DOBBIAMO AUMENTARE LE RISERVE D’ACQUA”

Ma qual è quindi la soluzione migliore allo stato attuale? “La soluzione migliore al momento è quella di aumentare le nostre riserve d’acqua e migliorare i sistemi in agricoltura. Se voi passate oggi in Pianura Padana vedete ancora quei frullatori che buttano acqua a pioggia su i campi di mais, tantissimi, e il 70 e 80 per cento di quell’acqua evapora prima di toccare terra”.

“C’è un grandissimo spreco – ha continuato Chicco Testa – fra le misure proposte del governo vi è proprio anche quella di aiutare le imprese agricole a sostituire i sistemi di irrigazione dispersivi con quelli famosi a goccia a goccia”. Il problema, conclude Chicco Testa, è che c’è il rischio che il tutto vada a breve nel dimenticatoio: “Se ne parla, poi ce ne dimentichiamo se nevica tanto… non risolviamo il problema in un anno ma in diversi anni”.