Il rientro di Chico Forti in Italia per scontare l’ergastolo a cui è stato condannato negli Stati Uniti per omicidio ha prodotto un cambio di rotta nel Fatto Quotidiano, perché quando M5s era al governo e lavorava per riportarlo nel nostro Paese, lo definiva un ex produttore che si è sempre dichiarato innocente, mentre ora ottiene una prima pagina con un titolo choc: «Benvenuto assassino». Nel mirino del giornale, più che il detenuto, c’è la premier Giorgia Meloni e l’accoglienza che gli ha riservato, anche perché pare che una delle richieste del Dipartimento di Giustizia Usa e della Casa Bianca fosse quella di evitare la spettacolarizzazione dell’arrivo di Chico Forti, evidentemente disattesa secondo il giornale diretto da Marco Travaglio, secondo cui la “trattativa” con gli Stati Uniti si sarebbe sbloccata col ritiro della candidatura di Ron DeSantis, governatore della Florida, dalle primarie repubblicane e per il filo diretto col presidente americano Joe Biden.



Il Fatto Quotidiano ha dedicato, comunque, due editoriali sul caso Chico Forti. In uno, quello firmato da Antonio Padellaro, viene tirata in ballo Ilaria Salis, il cui padre è stato criticato per aver criticato il governo, che però corre ad accogliere Chico Forti a Pratica di Mare. A tal proposito, ricorda al governo che «nessuno, al momento, può giurare sull’innocenza di Chico Forti egli resta pur sempre il colpevole di un grave omicidio, tanto è vero che sarà trasferito nel carcere di Verona per continuare a espiare la pena». Invece, Selvaggia Lucarelli lo ha definito «uno spietato criminale» e ha ricostruito l’omicidio per il quale l’uomo è stato condannato, segnalando che, pur proclamandosi innocente, Chico Forti «ha sempre negato l’autorizzazione a pubblicare il verbale del processo». La giornalista se l’è presa anche con la corrente innocentista italiana, citando Joe Squillo, Andrea Bocelli, Le Iene e lo Zoo di 105, perché «ha convinto parte dell’opinione pubblica (totalmente disinformata sul caso) che Chico Forti sia un povero innocente fregato dalla polizia americana».



LO SCONTRO DI MARCO TRAVAGLIO CON ALESSANDRO SALLUSTI PER IL CASO CHICO FORTI

Marco Travaglio invece ha parlato del caso Chico Forti ad Accordi & Disaccordi, arrivando allo scontro con Alessandro Sallusti, direttore del Giornale. «Ha accolto con gli onori di un eroe di guerra un signore condannato definitivamente per aver ammazzato un uomo. Lo dice la giustizia americana o è un errore giudiziario? Non capisco cosa sia andata a fare all’aeroporto a festeggiare un assassino. Cosa deve pensare la famiglia della vittima», ha dichiarato il direttore del Fatto Quotidiano in riferimento a Giorgia Meloni. «Stanno rosicando tutti a bestia», il commento di Sallusti che ha fatto infuriare Travaglio.



«Sei veramente un poveretto, ti ho parlato del dolore della famiglia di un morto e parli di rosicamento. Un uomo è stato ucciso dall’uomo che la Meloni è andata ad accogliere in aeroporto, vergognati», l’attacco di Travaglio, a cui Sallusti ha segnalato che diversi governi in passato hanno provato a riportare in Italia Chico Forti. «Ci ha provato anche Di Maio personalmente e non ci è riuscito nessuno. Ci è riuscita Giorgia Meloni perché evidentemente ha una credibilità, una autorevolezza che ha speso per sanare una ferita che molti governi hanno provato inutilmente a sanare», ha spiegato Sallusti, secondo cui non ci sarebbe certezza assoluta che Chico Forti sia colpevole dell’omicidio per il quale sia stato condannato, suscitando l’ilarità in studio di Travaglio.