Anche la trasmissione Chi l’ha visto si è occupata per la prima volta del controverso caso di Chico Forti, l’uomo arrestato e condannato all’ergastolo negli Usa per l’omicidio di Dale Pike. L’italiano si è sempre dichiarato innocente e anche l’opinione pubblica americana ha chiesto la revisione del processo. Lo zio Giovanni ha ripercorso il caso ai microfoni della trasmissione di Rai3. Dopo essere riuscito a trasformare la sua vita in un sogno, sono iniziati i guai soprattutto dopo l’incontro con il tedesco Thomas Knott, considerato dallo zio “la sua discesa all’inferno”. Ma i veri guai arrivarono con il documentario da lui realizzato sul killer di Versace nel quale metteva in dubbio il lavoro compiuto dalla polizia di Miami, affronto che quest’ultima non gradì affatto. “Il documentario è stato quello che secondo noi è stato il maggior motivo di accanimento contro Chico Forti in una vicenda in cui non aveva un particolare aspetto così intrigante”, dice ancora lo zio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CHICO FORTI, IL CASO A CHI L’HA VISTO
Dopo il grande interesse suscitato dall’inchiesta de Le Iene Show anche Chi l’ha visto? si occupa della vicenda di Chico Forti, l’italiano recluso da 20 anni in un penitenziario di massima sicurezza americano e condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike, avvenuto il 15 febbraio del 1998 a Miami. Il nostro connazionale si è sempre dichiarato innocente e vittima di un errore giudiziario. Nel programma di Federica Sciarelli, in onda su Rai Tre a partire dalle ore 21:20 di oggi, mercoledì 11 dicembre 2019, questa tesi verrà avallata da un consulente finanziario molto ben informato sulla vicenda, ma incredibilmente mai ascoltato, né dalle autorità americane né da quelle italiane. Questa persona sostiene ciò che Chico Forti va ripetendo fin da quando è stato arrestato: ad uccidere Dale Pike è stato un altro, di certo non lui.
CHICO FORTI, GOVERNO PRONTO A CHIEDERE LA GRAZIA
La grande campagna mediatica impostata da Le Iene Show e adesso proseguita da Chi l’ha visto? ha prodotto come primo effetto quello di un maggiore interessamento da parte delle istituzioni italiane al caso di Chico Forti. In questo senso va interpretato l’annuncio fatto qualche giorno fa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, che ha affermato l’intenzione del governo Conte di far valere i propri rapporti diplomatici con la Florida – facendo leva anche sulla nutrita presenza della comunità italiana – per chiedere la grazia agli Stati Uniti. Una possibilità che come riferito da “Le Iene Show” ha dato una nuova speranza a Chico Forti: “Mi ha riempito di gioia, anche perché ho l’impressione che questa volta si tratti di parole concrete”. Queste le parole del nostro connazionale, che ha anche voluto ringraziare il ministro degli Esteri Di Maio per le parole di vicinanza espresse su Facebook.
CHICO FORTI, IL PRESUNTO MOVENTE E LE PAROLE DELLA GIURATA
Ma quali sono le circostanze che hanno portato Chico Forti in carcere da ormai più di 20 anni? Facciamo un breve riassunto per chi non fosse a conoscenza della sua vicenda. L’italiano è stato accusato di aver ucciso Dale Pike, trovato morto su una spiaggia di Miami il 15 febbraio 1998. Il movente attribuito dall’accusa a Chico Forti è alquanto particolare. Il nostro connazionale, impegnato nel settore immobiliare, avrebbe ucciso Dale poiché quest’ultimo aveva scoperto la presunta truffa messa in atto da Chico Forti ai danni del padre Tony Pike. La vittima, infatti, considerava irrisoria la cifra con cui l’italiano pensava di rilevare l’hotel che il padre aveva messo in vendita. Una giurata che prese a quel processo ha ammesso a distanza di anni che l’intero procedimento “è stata una caz*ata”. Ma proprio per quella caz*ata da più di 20 anni Chico Forti non esce di prigione…