ITALIA VINCE GLI EUROPEI 2020, LA DEDICA AD ASTORI
“Avremmo voluto che fosse con noi”. Con queste parole, Giorgio Chiellini ha voluto dedicare la vittoria degli Europei 2020 a Davide Astori. Scomparso in circostanze tragiche e improvvise il 4 marzo 2018, il difensore bergamasco è stato ricordato dal nostro capitano, che con evidente commozione ha citato il difensore di Cagliari e Fiorentina che non c’è più. L’Italia si è recata al Quirinale per rispondere alla convocazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – che ieri sera abbiamo visto a Wembley, esultante come tutti i nostri tifosi.
Il capo di Stato ha preso la parola ringraziando tutto il gruppo e in particolare Roberto Mancini e Gianluca Vialli, appunto capitan Chiellini e Gigio Donnarumma – votato come miglior giocatore degli Europei – e anche lui ha poi citato Astori. Un omaggio, quello di Chiellini, che certamente non era “doveroso” nel senso di obbligatorio, ma che ancora una volta ci dice dello spirito che si è creato nel gruppo azzurro e del rapporto che lui, Leonardo Bonucci e altri avevano creato con Astori (Chiellini ha anche partecipato al funerale di Davide, insieme a Massimiliano Allegri, Gigi Buffon e Miralem Pjanic che era stato suo compagno nella Roma).
LA CARRIERA DI ASTORI IN NAZIONALE
Dunque l’Italia che vince gli Europei 2020 ricorda Astori: forse il difensore ci sarebbe davvero stato, perché in nazionale ha giocato 14 partite e nel settembre 2017 era stato titolare in un’Italia Israele delle qualificazioni ai Mondiali, appena prima del disastro playoff contro la Svezia. Il suo primo match è stato nel marzo 2011, contro l’Ucraina: di lì a poco la BBC (Bonucci e Chiellini con Andrea Barzagli) avrebbe iniziato a dominare in Italia con la Juventus, chiudendo ogni spazio ad Astori. Che avrebbe potuto partecipare agli Europei 2012: Cesare Prandelli lo aveva convocato come ventiquattresimo per le precarie condizioni di Barzagli, ma alla fine il toscano ce l’aveva fatta e così Astori, che all’epoca vestiva la maglia del Cagliari, era dovuto tornare a casa. Da lì in avanti le occasioni per mettersi in luce, di fronte a mostri sacri che anche agli Europei 2020 hanno mostrato la loro forza di spirito e sul campo, sono state pochissime; tuttavia, e anche se non abbiamo chiaramente una controprova, è del tutto lecito pensare che Astori avrebbe potuto ritagliarsi uno spazio nella rosa allargata di Roberto Mancini. Intanto, bene ha fatto Chiellini a ricordarlo e a dedicargli la vittoria degli Europei 2020.