Sono giorni pieni di interrogativi quelli successivi alle elezioni avvenute in Germania, dove il Partito Socialdemocratico (SPD) e l’Unione Cristiano Democratica (CDU), quello della cancelliera uscente Angela Merkel , sono quelli che hanno ottenuto più voti. I due partiti avrebbero il peso politico e i numeri necessari per guidare una eventuale coalizione, ma il paese ha dato una risposta chiara verso il cambiamento e l’alleanza SPD-CDU sarebbe lontana dal materializzarsi. Entrambi dovranno ricorrere all’aiuto dei Verdi e del partito Liberaldemocratico per arrivare a una nuova coalizione, ma i giorni di indecisione non vengono visti di buon segno.



A sottolinearlo, intervistato da Vatican News, è il vescovo di Augsburg Bertram Johannes Meier che ha spiegato: “Non sono un politico, ma penso che molti occhi guardano alla Germania e dobbiamo mostrarci oggi stabili e forti. Se la situazione di indecisione prosegue per mesi non sarebbe un buon segno anche a livello internazionale. Non siamo amici di tutti, ma veniamo ammirati per la nostra precisione, per l’ambizione e l’organizzazione. L’indecisione politica e il non avere un governo stabile potrebbe essere per noi una vera e propria crisi statale“.



Chiesa a politici tedeschi: “Non dimenticate poveri”

Monsignor Bertram Johannes Meier, vescovo di Augsburg intervistato da Vatican News, ha detto la sua su dei valori che la politica tedesca non dovrà di certo accantonare una volta presi i poteri: “Io penso che i cristiani devono difendere la cultura della vita, dall’inizio fino alla fine. La cultura della vita è importante perché dobbiamo poter dare voce a colore che voce non ne hanno”. Altro aspetto fondamentale è l’ambiente: “Papa Francesco dice sempre di essere preoccupato per la “casa comune”, ovvero il pianeta. La Germania, dal punto di vista territoriale, è piccola ma siamo industrializzati e abbiamo tanta responsabilità e veniamo ascoltati da tutto il mondo. Ciò che succede o non succede in Germania ha conseguenze in tutto il mondo. Dobbiamo tenere conto che non siamo i padroni del mondo, ma solo persone che hanno la responsabilità di mantenere il “giardino comune”.



Meier ha poi ricordato l’importanza di non dimenticare i poveri e i più deboli: “Anche in Germania la differenza tra ricchi e poveri diventa sempre più marcata, il mio augurio è che il nuovo governo – indipendentemente dai partiti- non dimentichi i poveri. Anche i politici, come ha fatto il Papa, non devono dimenticare i poveri perché altrimenti oltre le tensioni avremmo anche separazioni interne. La mentalità tedesca non è “et et”, piuttosto “aut aut”, ovvero siamo rigorosi. Il governo non deve dimenticare i poveri, i deboli, i malati e tutti quelli che non hanno posto nella società”.