LA LETTERA A PAPA FRANCESCO DELLE DONNE CHE VOGLIONO IL SACERDOZIO FEMMINILE NELLA CHIESA
Donne prete e maggiore presenza femminile in ogni aspetto della Chiesa, altrimenti il Sinodo sulla sinodalità potrà dirsi fallito: questo emerge dalla lunga lettera inviata a Papa Francesco da diverse associazioni femminili cattoliche di Austria, Germania, Svizzera e Regno Unito, la stessa area geografica dove da tempo diverse parti della Chiesa stessa spingono per rinnovare/rivoluzionare il ministero stesso del sacerdozio, in aperto scontro con il Vaticano.
«Un Sinodo che non si apre oggi a un dibattito su questo tema avrebbe mancato il proprio obiettivo», si legge nella lettera pubblicata dall’agenzia cattolica KNA, con le proposte che giungono mosse dalla profonda preoccupazione per il futuro della Chiesa e la sua stesa credibilità. Il tema è radicato nel tempo e vede porre sempre la medesima premessa: una richiesta, un desiderio di una parte, che pretende di cambiare la dottrina disconoscendo l’autorità centrale quale non si venga accontentati. È ovviamente molto più complesso così e ogni caso è sempre a sé stante, ma le pressioni e le spinte del Sinodo tedesco ad esempio ormai da anni hanno messo nel mirino la dottrina difesa dal Vaticano e puntano ad aprire il più possibile “spiragli” (anche con notevole mediaticità) verso l’ultima fase del Sinodo della Chiesa Cattolica previsto per il prossimo autunno.
DONNE PRETE, COSA HA GIÀ RISPOSTO PAPA FRANCESCO (ANCHE DI RECENTE)
«Sanzioni interne contro la libera espressione di opinione sulla futura dottrina della Chiesa sono inaccettabili», attaccano ancora le donne che chiedono di poter essere ordinate prete, criticando invece la posizione dura delle Diocesi e del Vaticano stesso. Si ritiene che dunque il Sinodo mondiale sulla sinodalità dovrebbe infine «dare il buon esempio tenendo un dibattito aperto sul sacerdozio delle donne. In tal modo, la Chiesa difenderebbe attivamente i valori cristiani che continuano ad essere grossolanamente ignorati da alcuni vescovi in molti paesi».
Il tema come potete vedere è tutt’altro che semplice da dirimere e affonda le radici in tempi lontani quando realmente la figura della donna non sempre era garantita e stimata, contravvenendo tra l’altro alla centralità della Madonna sempre testimoniata fin dalle origini della cristianità. Come però ha spiegato Papa Francesco nella recente intervista alla CBS, un conto è valorizzare appieno la centralità della donna, un altro è immaginare di “aprire” il ministero del sacerdozio pensato da Cristo stesso (tramite i suoi discepoli) ai soli preti: «Le donne sono di grande servizio come donne, non come ministri all’interno dell’Ordine Sacro. Fare spazio alle donne nella Chiesa non significa dare loro un ministero».
In un’altra intervista a tutto campo, quella con il Tg1 del novembre 2023, Papa Francesco aveva risposto ancora più integralmente alla tematica sottolineando il problema teologico alla base delle ordinazioni per donne prete: «Le donne possono fare di tutto nella Chiesa anche si può avere una Governatrice, non c’è problema. Ma dal punto di vista teologico, ministeriale, sono cose diverse». In quella stressa occasione il Santo Padre aveva anche aggiunto come per la storia della Chiesa è molto più importante la figura di Maria di quella di Pietro: senza il Sì di quella vergine non si sarebbe compiuto il cristianesimo, «la Chiesa è donna, la Chiesa è sposa non è maschio. Ci vuole una teologia per capire questo e il potere della Chiesa donna e delle donne nella Chiesa è più forte e più importante di quello dei maschi ministri».