Si è svolto a Salerno, sabato 18 dicembre, presso il Centro Pastorale San Giuseppe, il convegno organizzato dall’Ufficio per i Problemi sociali e del lavoro dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, dal titolo “Comunità generative e resilienti”.
Il benvenuto è stato dato dell’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Andrea Bellandi, che, dopo aver ricordato la partecipazione della delegazione salernitana alla Settimana sociale di Taranto, ha delineato la necessità per la comunità salernitana di declinare nel concreto l’ecologia integrale di papa Francesco. L’arcivescovo di Salerno ha evidenziato come il fatto che tutto è connesso ha avuto una drammatica controprova in questa pandemia e come sia necessario un di più di comunità.
A seguire i saluti del professor Adalgiso Amendola, ordinario di Economia civile all’Università di Salerno; dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Salerno, Paola De Roberto; del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Quindi i saluti del vicepresidente della Giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, e del presidente della Commissione Bilancio e Finanze del Consiglio regionale, Franco Picarone. A chiudere con i saluti è stato il prefetto di Salerno, Francesco Russo.
Il convegno si è poi sviluppato intorno alla riflessione di monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali. L’intervento di monsignor Santoro è stato ricco e articolato. Ha ripreso e illustrato le piste di impegno venute fuori dalla Settimana sociale di Taranto: “Il contributo concreto che possiamo dare è innanzitutto di essere noi stessi una risposta, perché il nostro lavoro si traduca in cura paziente e amorosa per la nostra terra e non si perda nelle maree delle varie opinioni. Il Papa ci incoraggia in questa attività sinfoniale a camminare sulla stessa strada, insieme. Nello specifico a incontrare, ascoltare, discernere. Sono appunto i tre verbi del Sinodo”.
Dopo questo invito l’arcivescovo ha sottolineato l’apporto fattivo che i giovani hanno dato alla settimana di Taranto, nel corso della quale hanno proposto alla Chiesa e alla società civile italiana il “Manifesto dell’Alleanza”, un “esperimento politico di comunità” per “camminare con tutte le persone di buona volontà” verso modelli che sappiano dare risposta al grido della Terra e al grido dei poveri. Un modo concreto per “organizzare la speranza”. Ha poi indicato quattro piste di conversione e di generatività per le parrocchie e più in generale per le comunità tutte: Costruzione di comunità energetiche, Finanza responsabile, Consumo responsabile e Alleanza intergenerazionale.
E’ poi intervenuto il professor Giovanni De Feo docente di Ecologia industriale all’Università di Salerno., che si è focalizzato sulla necessità di una comunicazione a misura di bambino per incentivare le buone pratiche di ecologia integrale e per renderle prassi quotidiana. Nello specifico ha presentato la sua esperienza sul come rapportarsi al loro livello, ponendosi, anche fisicamente, in una posizione all’altezza dei bambini, usando le filastrocche e invitando noi adulti ad essere esempio con comportamenti coerenti.
Nel proseguo del convegno si sono alternati diversi relatori nella presentazione delle buone pratiche in una sintesi stringata, ma efficace, di 3 minuti per ciascun intervento: Domenico Russo ha presentato l’esperienza dei giovani di Economy of Francesco; Lella D’Angelo, per il Movi provinciale di Salerno, ha illustrato il percorso Rigenerare Legami Comunitari; Anna Della Mura, presidente di Udicon, ha parlato del progetto Ri.Ci.Cla; Domiziano Graziani, coordinatore del GIT Banca Etica di Salerno, che si è focalizzato sulla finanza etica; Salvatore Scafuri, presidente di Confcooperative Salerno, ha presentato il progetto Polo tecnologico dei Sistemi agroalimentari mediterranei; Rosangela Maino, presidente della cooperativa Oltre l’Arte di Matera, ha raccontato questa iniziativa concreta nata con il Progetto Policoro della Cei; Renato De Rosa, presidente della cooperativa Saremo Alberi, ha presentato l’esperienza della cooperativa che gestisce il Centro pastorale San Giuseppe, che ha ospitato l’evento; Paolo Romano, presidente dell’associazione di volontariato L’Ipotenusa, ha presentato i progetti dell’associazione; Vittorio Cantone ha illustrato il progetto Polo della Manifattura sostenibile della Campania; Marco Abbro, ideatore di Scobyskin, ha spiegato come nasce e a cosa serve questo nuovo biomateriale; Anna Fiore ha presentato il progetto L’olio buono, sviluppato dal gruppo industriale Mangia, poi condiviso con l’UPSL di Salerno, per il recupero degli olii domestici esausti presso le parrocchie.
Sono poi intervenuti alcuni istituti scolastici: l’IIS Basilio Focaccia con il rappresentante degli studenti e l’IIS Giovanni XXIII con la dirigente Daniela Novi, entrambi di Salerno, l’IIS Enzo Ferrari di Battipaglia con la dirigente Daniela Palma e l’IIS Publio Virgilio Marone di Mercato S. Severino con la dirigente Luigia Trivisone. Tutti i loro interventi si sono incentrati sulla specificità della comunità scuola, vista sia come agenzia formativa, sia come azienda da gestire, come opportunità di crescita per la comunità di riferimento, oltre che catalizzatore di progetti per la diffusione tra gli alunni e le loro famiglie di buone pratiche di ecologia ambientale e sociale.
Infine, chi scrive ha presentato l’avvio di un processo di creazione di Comunità energetiche nelle parrocchie. E, a conclusione dei lavori, si è dato appuntamento a tutti alla Settimana Laudato Si’ di Salerno dal 23 al 29 maggio 2022.
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