DOMANI L’ADORAZIONE EUCARISTICA PER L’UCRAINA: L’INIZIATIVA DELLA CHIESA UE (CCEE)

Poche ore dopo l’arrivo di Papa Francesco in Kazakistan, dove ha rinnovato il suo impegno struggente per la pace in Ucraina, la Chiesa cattolica europea con il Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d’Europa (CCEE) organizza una giornata di adorazione eucaristica per la pace. Domani 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Santa Croce, Mons. Gintaras Grušas – arcivescovo di Vilnius – celebrerà una giornata di preghiera e adorazione eucaristica per invocare la pace per l’Ucraina dopo 202 giorni di guerra avanzata dalla Russia. Per questo motivo, in tutte le Conferenze episcopali d’Europa, informa Vatican News, sono stati preparati «sussidi liturgici e schemi di preghiera e sono stati organizzati momenti di raccoglimento e meditazione». Fedeli, pastori e sacerdoti si ritroveranno insieme davanti al Santissimo Sacramento per chiedere a Dio il dono della pace seguendo l’invito di Papa Francesco fatto nell’ultima Udienza Generale: «ciascuno è chiamato ad essere costruttore di pace, a pregare perché nel mondo si diffondano pensieri e progetti di concordia e di riconciliazione».



La “battaglia” di Papa Francesco contro il rischio di una terza guerra mondiale nucleare è stato “sposata” in pieno dai vescovi europei della CCEE che fin dall’inizio della guerra hanno organizzato momenti di preghiera, digiuni e iniziative volte al richiamo della pace. La Conferenza episcopale romano-cattolica ucraina ha dichiarato il 2022, proprio per quanto il Paese sta vivendo, “Anno della Santa Croce” che si concluderà «con una solenne liturgia e Via Crucis il 14 settembre nel Santuario della Passione del Signore, a Sharhorod, proprio nella Giornata europea di preghiera per l’Ucraina». La CEI, accogliendo l’invito della Chiesa Ue, propone per la giornata di domani un momento di adorazione eucaristica nelle varie comunità locali.



LA CHIESA PER L’UCRAINA: L’APPELLO DI MARTINEZ (RINNOVAMENTO DELLO SPIRITO)

Raggiunto e sentito dalla stampa vaticana, Salvatore Martinez – presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo – chiama a raccolta tutti i movimenti e le associazioni per la preghiera di pace contro la guerra in Ucraina. In particolare il Rinnovamento dello Spirito aderisce all’iniziativa con un “Muro di Fuoco”, ovvero 12 ore ininterrotte di “Roveto Ardente” (una particolare adorazione eucaristica con animazione carismatica) seguendo le intenzioni di Papa Francesco e della Chiesa CCEE europea. In merito alla partecipazione di Papa Francesco al Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali in Kazakhstan nello medesimo giorno in cui «si pregherà per la pace in Ucraina, Martinez si dice certo che «offrirà nuove positive opportunità perché fra i popoli crescano il rispetto reciproco e l’amicizia».



L’impegno richiesto ad ogni singolo cristiano, sottolinea il responsabile del Rinnovamento facendo proprio l’appello del Santo Padre, è quello di pregare: «non è per nulla scontato. I cristiani sono ordinariamente invitati a ricorrere a Dio nella preghiera. Papa Francesco costantemente ci chiede di interpretare questo tempo così complesso, agitato, contraddittorio a partire dalla preghiera. Giova ricordare che, spesso, si ricorre alla preghiera come a una sorta di ultima spiaggia, quasi una sorta di rifugio dei disperati. In realtà dovrebbe essere il vero “start”, il vero inizio di ogni nostra decisione, di ogni nostra azione». L’auspicio è che il popolo russo e quello ucraino che un tempo erano uniti «possano tornare a ritrovare una unità. Non sarà facile, perché guerre, conflitti, violenze, generano odio, generano rancore, e la preghiera è causa di guarigione. Dunque la preghiera disarma, la preghiera consola, la preghiera guarisce, la preghiera salva. Dunque, guardare la croce significa che abbiamo davvero bisogno di risurrezione». Perché proprio l’adorazione eucaristica come scelta per la Chiesa europea, Martinez conclude «l’adorazione eucaristica è una forma liturgica di preghiera e dunque non appartiene alla sfera personale. Tante altre volte siamo stati invitati a pregare sul piano personale, a fermarsi là dove ci si trova, e questo è molto bello, perché significa portare la preghiera ovunque. Qui, invece, siamo invitati a pregare nel tempio santo, nel luogo della preghiera. L’adorazione, lo ricordava papa Francesco al Rinnovamento nello Spirito, è tutto, tutto si fa sulla base dell’adorazione».