L’elezione di Joe Biden è avvenuta da un solo giorno e già le polemiche nella Chiesa Usa si “sprecano” sul secondo Presidente cattolico della storia americana (dopo John Fitzgerald Kennedy): ieri all’Inauguration Day è giunto il messaggio accorato di Papa Francesco che sostiene il mandato di Biden e lo invita a cambiare “registro” dopo i 4 anni di Presidenza Trump. «Sotto la tua guida, possa il popolo americano continuare a trarre forza dagli elevati valori politici, etici e religiosi che hanno ispirato la nazione sin dalla sua fondazione», è il messaggio lanciato dal Vaticano per l’insediamento del nuovo Presidente.
Non è però piaciuto a tutti il primo discorso di Biden a Capitol Hill all’interno della Chiesa, a cominciare dal Presidente della Conferenza Episcopale americana Arcivescovo Jose Gomez: nel comunicato ufficiale ha augurato ogni bene e benedetto l’inizio del mandato alla Casa Bianca ma non ha neanche nascosto il fastidio per l’appoggio di Biden al diritto all’aborto. Il tema pro-life, assai sentito nell’intera Chiesa Cattolica – come ovvio che sia – è particolarmente dirimente tra i vescovi Usa, ma dopo l’uscita di Gomez non tutta la Conferenza Episcopale si è detta concorde con la dichiarazione del proprio Presidente: critico con l’azione di Gomez l’arcivescovo di Chicago, Blase Cupich, assai vicino a Papa Francesco e per nulla allineato con la parte della Conferenza americana conservatrice che non ha mai condannato le gravi accuse lanciate dall’ex nunzio Usa Carlo Maria Viganò contro Papa Bergoglio.
CHIESA USA SI “SPACCA” DOPO L’ELEZIONE DI BIDEN
«A parte il fatto che apparentemente non ci sono precedenti per farlo, la dichiarazione, critica del presidente Biden, è stata una sorpresa per molti vescovi, che l’hanno ricevuta poche ore prima che fosse rilasciata», ha commentato Cupich contro l’azione scelta dal Presidente Gomez, arcivescovo di Los Angeles. Ma cosa aveva detto di così “clamoroso” il membro dell’Opus Dei e responsabile della curia americana? Ecco il passaggio “incriminato”: «Devo sottolineare che il nostro nuovo presidente si è impegnato a perseguire determinate politiche che promuoveranno i mali morali e minaccerebbero la vita e la dignità umana, soprattutto nelle aree dell’aborto, della contraccezione, del matrimonio e del genere. Di profonda preoccupazione è la libertà della Chiesa e la libertà dei credenti di vivere secondo la loro coscienza».
A far rumore è stato anche il fatto che sia stata lanciata nel primo giorno da Presidente di Joe Biden, come una sorta di “battaglia” già lanciata al mandato Dem alla Casa Bianca: Cupich di contro accusa Gomez di non aver informato il comitato amministrativo della Conferenza e sottolinea «una consultazione collegiale che è il corso normale per dichiarazioni che rappresentano e godono del ponderato appoggio dei vescovi americani». Di contro sempre Cupich si fa vicino alle istanze ricordate da Papa Francesco: «La nuova amministrazione inizia in un periodo di pandemia globale, pericolo economico e profonda divisione, quando milioni di nostri fratelli e sorelle sono stati messi a dura prova dalla malattia , povertà e razzismo. Preghiamo che la via da seguire sia ispirata, come ha chiesto il Santo Padre, dal sognare insieme». Ieri a “Stasera Italia” il giornalista di Repubblica e inviato negli Usa Federico Rampini commentando lo stato dei rapporti tra Italia e Stati Uniti con la nuova Presidenza Biden ha rilanciato «Amico dell’Italia Biden? Mica tanto, sarà amico del Papa in Italia perché è cattolico e pecche c’è affinità valoriale con Francesco, ci sarà qualche regolamento di conti contro i furbetti pro-Trump che verranno messi nell’angolo dalla nuova amministrazione Dem».