I vescovi della Svizzera hanno chiesto un’indagine sugli abusi sessuali all’interno della Chiesa elvetica. Come riportato da “Avvenire”, dopo il rapporto indipendente richiesto e recentemente accolto dai vescovi francesi, adesso è proprio la Conferenza episcopale elvetica, insieme alla Conferenza delle unioni degli ordini religiosi e delle altre comunità di vita consacrata in Svizzera e alla Conferenza centrale cattolica romana della Svizzera, a cercare di fare luce su una delle più gravi piaghe della storia ecclesiastica. Il lavoro di indagine è stato affidato all’Università di Zurigo, chiamata a realizzare uno studio “indipendente e di natura storica sullo sfruttamento sessuale nell’ambito della Chiesa cattolica romana in Svizzera dalla seconda metà del XX secolo“. Sotto la lente di ingrandimento finiranno tutti i reati di tipo sessuale, ad iniziare dai casi di pedofilia nelle varie diocesi.
CHIESA, VESCOVI SVIZZERI CHIEDONO INDAGINE SU ABUSI SESSUALI
Una svolta importante, quella annunciata dalla Chiesa in Svizzera, in linea con la richiesta di chiarezza sulle pagine oscure dell’istituzione religiosa che giunge tanto dal vertice quanto dai fedeli. A dirigere il consiglio scientifico nominato Società svizzera di storia saranno Monika Dommann e Marietta Meier, chiamate a garantire la qualità scientifica e l’indipendenza del progetto. I vescovi elvetici hanno così motivato la loro richiesta: “Moltissime persone hanno patito grandi sofferenze a causa degli abusi sessuali nell’ambito della Chiesa cattolica romana in Svizzera. Un riesame scientifico è un dovere innanzitutto nei confronti delle vittime e per trarne un insegnamento per il futuro“. Nel frattempo, a conferma della volontà di lasciarsi alle spalle questo inquietante e ingombrante passato, da domani, 8 dicembre 2021, entrerà ufficialmente in vigore la riforma del Codice di diritto canonico al libro VI voluta da Papa Francesco dinanzi ai recenti scandali emersi dai casi di pedofilia nella Chiesa.