Greta Thunberg è tornata: dopo qualche settimana di “silenzio” sui media per la nuova eroina-simbolo della battaglia per il clima (la fondatrice del movimento Fridays for Future) la settimana di Pasqua vedrà la giovanissima attivista svedese giungere prima al Parlamento Europeo e poi per un tour in Italia dove presiederà incontri sia al Senato che addirittura in Vaticano con udienza privata assieme a Papa Francesco (anche se per ora il Vaticano non conferma, ndr). L’obiettivo di Greta è chiaro da tempo e ribadito anche prima del viaggio in Italia: «sensibilizzare l’opinione pubblica italiana, ma soprattutto la politica, sul tema dei cambiamenti climatici, portando nel cuore delle istituzioni la protesta della giovanissima svedese». Questa mattina la giovane ragazzina che ogni venerdì organizza da oltre un anno scioperi contro il riscaldamento globale e l’immobilismo dei grandi Paesi internazionali ha scritto su Twitter «sono sul treno per il Parlamento europeo, il Senato italiano, il Vaticano e la Camera dei deputati durante le feste di Pasqua. E venerdì parteciperò allo sciopero scolastico di Roma. Lo so che è vacanza, ma la crisi climatica non va in vacanza e nemmeno noi».



L’AGENDA DI GRETA THUNBERG

Pronte le polemiche esattamente come avvenuto lo scorso 15 marzo con lo sciopero mondiale di scuola e servizi pubblici a sostegno del clima a fianco a Greta Thunberg: da un lato gli insulti alla ragazzina con la sindrome di Asperger,dall’altro la difesa a spada tratta del nuovo “pensiero unico” pro-Clima con le argomentazioni di una pur coraggiosa e battagliera ragazzina svedese. Il problema climatico è reale e urgente, la forza simbolica di Greta Thunberg è impressionante ma da qui a farne un “simbolo” mondiale ovviamente di tempo e significato ne corre: la giovanissima Greta non usa l’aereo e si muove solo in treno per ridurre le emissioni di gas serra dei suoi viaggi e nella settimana di Pasqua è pronta ad “investire” come un ciclone la politica e l’opinione pubblica italiana. Prima l’incontro al Senato dopo l’invito della Presidente Alberti Casellati, poi addirittura l’udienza in Vaticano forse mercoledì 17 aprile dove però la Santa Sede ancora non ha confermato nulla in merito. L’enciclica Laudato si’ sui temi della cura per l’ambiente ha smosso anche Greta e nelle scorse settimane la forte organizzazione pro-Clima dietro alla ragazza svedese ha tentato di raggiungere un accordo per un incontro a Roma approfittando del lungo viaggio già previsto. Già Repubblica questa mattina sentenzia «E dopo 2500 chilometri attraverso l’Europa, la bambina che vuole scongiurare la fine del mondo incontrerà il Papa venuto dalla fine del mondo»: vedremo nei prossimi giorni se il tutto sarà confermato o meno.

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