La veggente Mirjana dopo la straordinaria apparizione di questa mattina ha fatto diffondere il contenuto delle parole riferitele dalla Madonna in quello che è il nuovo messaggio del 2 aprile: inviti alla preghiera e alla conversione sono sempre il “trend” di base a cui si aggiunge però un commento tutt’altro che banale sul rapporto che ogni uomo intraprende con il male del mondo. Difficile e sempre piuttosto “imbarazzante” parlare di quanto esista e di come incida il male nelle dinamiche delle nostre esistenze, ma la Madonna non teme nulla e col candore di una madre rivolge ai propri figli le seguenti parole: «Cari figli, come madre che conosce i suoi figli, so che anelate per mio Figlio, so che anelate per la verità, per l’amore e per ciò che è puro e non ingannevole. Perciò io, come madre, per mezzo dell’amore di Dio, mi rivolgo a voi e vi invito a pregare con cuore puro e aperto affinché voi stessi possiate conoscere mio Figlio, il Suo amore ed il Suo cuore misericordioso. Mio Figlio vedeva la bellezza in tutte le cose.Lui cerca il bene in ogni anima, anche ciò che è più nascosto, per poter perdonare il male. Perciò, figli miei, apostoli del mio amore, vi invito ad adorarLo, a ringraziarLo incessantemente e ad essere degni, perché Lui vi diceva le parole di Dio, le parole divine, le parole che sono per tutti e per sempre. Perciò, figli miei, vivete con gioia, con serenità, in unione ed amore reciproco. Questo è ciò di cui oggi necessita il mondo e così sarete apostoli del mio amore, così potrete testimoniare mio Figlio nel modo giusto. Vi ringrazio».



L’ATTESA DEL MESSAGGIO A MIRJIANA

Da Medjugorje è atteso per questo secondo giorno di aprile il messaggio diffuso dalla Madonna Regina della Pace tramite la “misteriosa” apparizione alla veggente bosniaca Mirjana Dragicevic Soldo: negli occhi e nel pensiero abbiamo ancora le parole cariche di invito alla conversione che la Madre di Dio ha rivolto solo qualche giorno fa nel messaggio a Marija Pavlovic, dove in particolare un passaggio ci colpì più di altri «Nella natura cercate Dio che vi ha creati perché la natura parla e lotta per la vita e non per la morte. Le guerre regnano nei cuori e nei popoli perché non avete pace e non vedete, figlioli, nel vostro prossimo il fratello. Perciò ritornate a Dio ed alla preghiera». L’invito alla conversione attraverso la realtà di tutti i giorni – dunque non come illuminazione elitaria dall’alto – è una delle cifre storicamente dei messaggi di Medjugorje: ne è ricco ogni singolo passaggio dedicato dalla Madonna ai suoi amati veggenti, chiamati a diffondere le Sue parole senza sosta ormai da oltre 30 anni. Nel portale Medjugorje.ws, nella sezione dedicata alla citazione del giorno, ieri era ospitato un frammento di un passato messaggio (del 25 ottobre 2004) che ci pare particolarmente interessante sia come attesa per il nuovo messaggio in diffusione nelle prossime ore e sia per l’attualità del tema mondiale delicato in materia di famiglia: «Nel cuore della vostra famiglia ci sia Gesù. Imparate nella preghiera ad amare tutto ciò che è santo. Imitate la vita dei santi, che loro siano per voi un incentivo e maestri sulla via della santità. Che ogni famiglia diventi testimone dell’amore in questo mondo senza preghiera e senza pace».



MEDJUGORJE, LA CONVERSIONE DELLA SUORA EX CUBISTA

Medjugorje è preghiera, è richiesta, è pentimento ed è conoscenza: nei messaggi della Madonna però un altro punto è chiaro ed evidente, forse più di tutti gli altri temi. La conversione è il cuore dell’opera caritatevole della Regina della Pace, perché è il cuore stesso della Chiesa: bellissima è la storia raccontata di recente dal portale medjugorjetuttiigiorni.com di una suora convertitasi a Medjugorje dopo una vita ricca di agi e sfrenatezza. «Avevo questo vuoto d’amore enorme, ho cercato di riempire questo vuoto con tutto quello che il mondo mi prometteva al di fuori della famiglia», racconta Suor Anna Nobili, passata dai cubi delle discoteche fino al convento. «Mi piaceva la musica e ci sapevo fare ma la danza e il corpo erano la mia arma di seduzione perché solo così potevo mendicare quell’amore che mi mancava», racconta ancora la donna poi folgorata un giorno dalle preghiere di sua madre per il suo destino e dalla compagnia vissuta in un viaggio a Medjugorje dove fu “sola” con la sua fragilità di fronte alla preghiera e alla riflessione. «Ho avuto un’effusione spontanea dello Spirito e ho sentito che Dio era dentro di me e ho iniziato a piangere… Il mio volto era pieno di luce, non l’avevo mai visto con la luce. Guardavo i ragazzi che mi guardavano il corpo, alcune parti del corpo, ma non volevano conoscere Anna…», conclude Anna e come lei tantissimi altri “cambiati” nel loro percorso di vita dopo un semplice incontro umano eppure straordinario in quei luoghi ricchi di spiritualità e carnalità uniti.