Dopo il caos rifiuti a Roma e che ha travolto le scuole della Capitale, con uno scontro anche all’interno del M5s tra il Ministro Giulia Grillo e il sindaco Virginia Raggi, la situazione sembra essere destinata poco alla volta a rasserenarsi. Secondo quanto riferito negli ultimi minuti da Il Messaggero online, il presidente dell’associazione nazionale presidi (Anp) della regione Lazio, Mario Rusconi, domani, lunedì 7 gennaio, le scuole avranno la normale apertura. Dall’associazione arriva la nota: “Abbiamo apprezzato l’insolito attivismo di Ama che in questi due giorni, evidentemente anche grazie al nostro appello, si è attivata per ripulire le zone antistanti i plessi scolastici in vista della riapertura. A quanto ci risulta, tutte le scuole di Roma domani riapriranno. Ma noi continueremo a vigilare affinché le condizioni incivili e deturpanti della città non si ripetano”. Rusconi, in caso contrario ha già fatto sapere che si rivolgeranno alle Asl, al ministero della Salute e, se necessario anche all’autorità giudiziaria. Anche se la situazione rifiuti dovesse comunque migliorare nelle scuole, il timore è che gli stessi cumuli di immondizia possano continuare a restare sparsi in città, causando comunque continui disagi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



PRESIDI, “MIGLIORA SITUAZIONE”

Lite tutta al femminile all’interno del Movimento 5 Stelle sullo spinoso caso dei rifiuti esorbitanti in mezza Roma: mentre la situazione sembra migliorare, quantomeno per scongiurare la chiusura delle scuole domani 7 gennaio, la Ministro della Salute Giulia Grillo tuona contro il Comune retto dalla sindaco Virginia Raggi, «La gestione dei rifiuti è di competenza comunale e spero che il sindaco Virginia Raggi riesca a superare presto e bene questa fase critica. Se i presidi segnalano criticità – avverte ancora la Grillo – non rimarremo a guardare». In una intervista al Messaggero, la Ministro della Sanità chiarisce i termini della larga problematica: «Il ministero e i Nas vigilano sulla situazione sanitaria di Roma in accordo con le Asl, come di ogni altra città. […] La questione Roma, assicura la Grillo, è seguita dal governo e, per la parte che mi compete, sono sempre attenta a ogni segnalazione». Secondo una nuova nota dell’Ama, la situazione dei rifiuti è sotto la massima attenzione: «l’attenzione delle squadre e di tutto il personale operativo Ama per la raccolta dei rifiuti e la pulizia, anche di fronte ai plessi scolastici, è massima. La maggior parte delle circa 3.000 scuole di Roma è stata monitorata già ieri mattina».



I PRESIDI: “SITUAZIONE MIGLIORATA”

L’emergenza dei rifiuti a Roma sembrerebbe essere rientrata. I presidi avevano minacciato la chiusura delle scuole per lunedì 7 gennaio se l’amministrazione non avesse provveduto a pulire le strade da immondizia e topi annessi, ma nelle ultime ore è uscito allo scoperto il presidente della sezione Lazio dell’Associazione nazionale presidi, Mario Rusconi, che parlando ai microfoni di tecnicadellascuola.it ha spiegato: «Probabilmente pungolati dalla nostra lettera, nelle scorse ore l’Ama ha provveduto, in diverse zone di Roma, a togliere i cumuli di immondizia. Allo stato attuale, dunque, le possibilità che le scuole della Capitale chiudano è molto basso. Rimangono, però, delle zone critiche come quella di due asili nidi alla Balduina con rifiuti dinanzi agli edifici. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore». Sembrerebbe quindi al momento scongiurato il “blocco” degli istituti scolastici per la giornata di lunedì, anche se la situazione verrà comunque monitorata: «Sì, monitoreremo come già abbiamo fatto – conclude Rusconi – Vogliamo che la sindaca Raggi risponda con i fatti e non solo tramite comunicati». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



RIFIUTI A ROMA: IL COMMENTO DI AMA

Torna il problema dei rifiuti a Roma, con i presidi delle scuole capitoline che hanno minacciato l’amministrazione Raggi di mantenere le scuole chiuse se la situazione non dovesse migliorare entro il prossimo 7 gennaio, di lunedì, quando cioè riprenderanno le lezioni dopo la pausa natalizia. L’azienda di raccolta rifiuti del comune di Roma, l’Ama, è uscita allo scoperto spiegando: «L’attenzione delle squadre – si legge su Tgcom24.it e di tutto il personale operativo Ama per la raccolta dei rifiuti e la pulizia, anche di fronte ai plessi scolastici, è massima. Incessante è stata l’azione di intervento mirato in aree come quelle in prossimità di scuole e altri edifici pubblici, soprattutto e ancor più dopo l’incendio che ha determinato la grave chiusura dell’impianto Tmb del Salario, che trattava oltre un quinto dei rifiuti urbani residui della Capitale». Al momento non sembra vedersi una soluzione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

IL COMMENTO DI DI MAIO

Virginia Raggi e la giunta M5s a Roma nella bufera. L’emergenza rifiuti tiene banco e anche i presidi delle scuole hanno preso posizione. La politica condanna l’operato pentastellato, ecco il commento del dem Matteo Renzi: «Non voglio fare nessuna polemica, nessuna. Ma quando vedi queste foto ti dispiace per Roma, per l’Italia, per tutti. Puoi cercare di cambiare discorso e parlare di tutto il resto: pensioni, migrazione, quota 100. Ma la capitale d’Italia in questo stato è una ferita inaccettabile». Mariastella Gelmini di Forza Italia attacca la prima cittadina: «Ci risiamo, emergenza rifiuti a Roma: cumuli di spazzatura e conseguente rischio sanitario compromettono riapertura scuole. Serve soluzione immediata per assicurare diritto studio. Una situazione da terzo mondo che mostra inadeguatezza Virginia Raggi. Roma merita ben altro». E anche il Codacons «appoggia in pieno la levata di scudi dei presidi romani, che hanno lanciato un grido d’allarme rispetto alle precarie condizioni di sicurezza che la Città Eterna», scrive su Twitter il presidente Carlo Rienzi. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

IL COMMENTO DI DI MAIO

Luigi Di Maio corre in aiuto di Virginia Raggi, dopo che i presidi della Capitale hanno minacciato di non riaprire le scuole se non si provvederà a rimuovere i rifiuti che ci sono nelle strade di Roma, anche vicino agli istituti scolastici. Secondo quanto riporta il sito del Fatto Quotidiano, infatti, il vicepremier ha promesso il massimo supporto a Roma e alla Regione Lazio sul tema dei rifiuti. “È chiaro che con l’incendio di uno degli impianti fondamentali si è messa la città in ginocchio, però so che Regione, Comune, ministero dell’Ambiente stanno collaborando per trovare una soluzione temporanea”, ha aggiunto Di Maio, ricordando quindi gli effetti dell’incendio al Tmb Salario. Secondo quanto riporta Romatoday.it, intanto il Movimento 5 Stelle sarebbe pronto a presentare nell’aula del Consiglio comunale una proposta di delibera in cui si prevede il coinvolgimento dei cittadini romani per lo spazzamento dei marciapiedi “fino alla congiunzione con la sede stradale, per agevolare le successive operazioni”. (aggiornamento di Bruno Zampetti)

LA PROTESTA DEI PRESIDI

Rischio epidemie per l’allarme rifiuti: in bilico la riapertura delle scuole a Roma lunedì 7 gennaio 2019. L’associazione dei presidi ha inviato una missiva al sindaco Virginia Raggi, chiedendo un intervento per risolvere la situazione. La preside dell’istituto tecnico Enrico Fermi Monica Nanetti ha spiegato a Il Messaggero: «Noi dentro alle classi facciamo la differenziata, poi i ragazzi escono e vedono questo scempio di immondizia all’ingresso, così si indeboliscono tutti i messaggi che si vogliono dare. La sindaca vive da queste parti, come fa a non rendersene conto?». Non è giunta una replica ufficiale dal Campidoglio, che in via informale ha reso noto che a breve la situazione tornerà alla normalità. Ama metterà in campo 1.200 addetti per l’Epifania, «uno sforzo ingente» per contrastare un’emergenza che si prolunga da tempo. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

RISCHIO SCUOLE CHIUSE ROMA, EMERGENZA RIFIUTI

Rischio scuole chiuse a Roma, i presidi scrivono al sindaco Virginia Raggi: tiene banco l’emergenza rifiuti e non è da escludere la non riapertura degli edifici per lunedì 7 gennaio 2019. La prima cittadina ha promosso un’indagine su Ama e gli incendi della notte di Capodanno hanno peggiorato la situazione, con la spazzatura che si accumula esponenzialmente con il trascorrere dei giorni. Come sottolinea Il Messaggero, se la situazione non darà segnali di miglioramento nelle prossime 48 ore, i presidi minacciano di non riaprire le aule: il rischio è stato ventilato in una lettera spedita dall’Associazione nazionale Presidi nella giornata di ieri. Immondizia straripante davanti agli ingressi delle scuole, un problema che «investe il tema sanitario, che potrebbe comportare in alcuni casi anche la chiusura delle scuole, soprattutto quelle dell’infanzia ed elementari la cui popolazione è composta da bambini molto piccoli, qualora non fosse tempestivamente risolto», le parole del presidente della sezione del Lazio dell’Associazione nazionale Presidi, Mario Rusconi.

RISCHIO SCUOLE CHIUSE ROMA: LA PROTESTA DEI PRESIDI

I presidi chiedono di mettere in atto «un decisivo intervento nei confronti dell’Ama (la società dei rifiuti, ndr) affinché preveda la raccolta di tutta questa immondizia almeno nei pressi delle scuole prima della ripresa delle attività didattiche prevista per il 7 gennaio». Sono «numerose segnalazioni che stiamo ricevendo da diversi colleghi di scuole del centro e della periferia, di asili nido, scuole elementari medie e superiori», con l’Associazione che ribadisce: «Basta girare per le strade della città e constatare i cumuli di rifiuti a volte anche ingombranti attorno ai cassonetti strapieni di immondizia vicino ai cancelli e ai portoni degli istituti scolastici. Non solo spettacoli poco decorosi, ma anche odori nauseabondi accompagnano la vista dei cittadini nel constatare come animali randagi e roditori trovino spesso bivacco attorno a questi monumenti di pattume», riporta Il Messaggero.