Il messaggio finale della Santa Messa della Vigilia di Natale arriva da Papa Francesco e ci fa capire come “ad alimentare la vita è l’amore non i beni“. Il Santo Padre spiega come sia necessario “non divorare e accaparrare, ma donare e condividere”. Tra i momenti più toccanti c’è stato sicuramente il momento in cui Gesù Cristo è stato messo sopra la culla proprio a pochissimo dalla mezzanotte quando si entra nel Santo Natale. Un pensiero va anche ai più bisognosi con i quali si dovrebbe condividere invece di accumulare e pensare solo a sé stessi. In una giornata importante per la Chiesa Cattolica come il Santo Natale il Papa decide dunque di provare ad aprire il cuore dell’umanità con la sua omelia e le sue sagge parole arrivano dritte al cuore dei fedeli presenti in numero importante. Molto si è parlato anche di Betlemme e del messaggio che l’umiltà dove Gesù ha deciso di nascere e farsi uomo. (agg. di Matteo Fantozzi)



“CHIAMATI A DIRE TI AMO A GESÙ”

La Santa Messa della Vigilia nella Basilica romana in Vaticano ci sta proponendo la grande saggezza di Papa Francesco. Il Santo Padre sta spiegando come bisogna vivere lo splendido dono di Gesù fattosi uomo: “Siamo chiamati anche noi a dirgli ti amo“. Fin troppo spesso il vero significato del Natale si è perso e ci ha portato ad allontanarci da quello che è il suo vero significato. E’ splendido vedere dalle immagini di Rai Uno come tantissime persone sono lì per Gesù ad ascoltare le parole di Papa Francesco. L’omelia ci porta a delle domande in cui ci dovremmo interrogare: “Spezzo davvero il pane con chi ne è privo?”. Dopo una breve pausa di silenzio meditativo la celebrazione prosegue con il canto in latino del Credo, la professione di fede della Chiesa universale. E’ un momento di estrema emozione con tutti i presenti inginocchiati per venerare il mistero dell’incarnazione. Sicuramente siamo arrivati nella parte più commovente della Santa Messa della Vigilia di Natale che come ogni anno regala momenti davvero molto toccanti. (agg. di Matteo Fantozzi)



“GUSTIAMOCI IL DONO DI GESÙ”

In Vaticano è tutto pronto per l’inizio della Santa Messa della Vigilia nella Basilica romana: nei prossimi minuti il Pontefice farà il suo ingresso in San Pietro per officiare questo primo appuntamento di Francesco nelle feste natalizie di fine 2018. Pochi giorni fa, davanti alla Curia riunita per gli auguri di Natale, il Santo Padre fu nettissimo nel ribadire come il centro focale del cristianesimo era ed è sempre quel Bimbo che sta per nascere nella stalla di Betlemme, «La Chiesa circonda d’affettuosa cura quanti sono afflitti dalla umana debolezza, anzi riconosce nei poveri e nei sofferenti l’immagine del suo fondatore, povero e sofferente, si fa premura di sollevarne la indigenza e in loro cerca di servire il Cristo. Ma mentre Cristo, ‘santo, innocente, immacolato’ (Eb 7,26), non conobbe il peccato (cfr. 2 Cor 5,21) e venne solo allo scopo di espiare i peccati del popolo (cfr. Eb 2,17), la Chiesa, che comprende nel suo seno peccatori ed è perciò santa e insieme sempre bisognosa di purificazione, avanza continuamente per il cammino della penitenza e del rinnovamento». In attesa dell’inizio della celebrazione di Natale e delle nuove parole del Pontefice rivolte all’intera cristianità, vi lasciamo con una citazione tratta da una delle più belle omelie degli ultimi anni durante la Santa Messa della Vigilia: «Sì, questa storia è accaduta realmente. Gesù non è un mito, è un uomo fatto di carne e sangue, una presenza tutta reale nella storia», annunciò il Papa Emerito Benedetto XVI.



”GESU È IL DONO PIÙ GRANDE”

In attesa che dalle 21.30 la Santa Messa della Vigilia abbia inizio in Vaticano, urgono ancora le parole rivolte solo pochi giorni fa in Udienza Generale da Papa Francesco a tutta la cristianità, “punto di partenza” dell’omelia che oggi regalerà ai presenti e collegati in tutto il mondo sul significato più profondo del Natale del Signore. «È un brivido divino che scuote la storia quello che stasera si avvertirà nel cuore di ogni uomo», spiegava Papa Francesco non prima di sottolineare come «il Natale è la rivincita dell’umiltà sull’arroganza, della semplicità sull’abbondanza, del silenzio sul baccano, della preghiera sul mio tempo, di Dio sul mio io». Il vero regalo, quest’anno come ogni volta, è quel Bimbo nella stalla garante non solo di “pace” ma di reale felicità per ogni persona nel mondo: «Vi auguro buon Natale, un Natale ricco delle sorprese di Gesù! Potranno sembrare sorprese scomode, ma sono i gusti di Dio. Se li sposeremo, faremo a noi stessi una splendida sorpresa. Ognuno di noi ha nascosta nel cuore la capacità di sorprendersi. Lasciamoci sorprendere da Gesù in questo Natale». Vi segnaliamo come la Santa Messa di Natale verrà trasmessa in mondovisione nello standard 4K HDR con un’altissima qualità delle immagini, garantite dall’impegno di Vatican Media.

IL NATALE IN VATICANO

Alle ore 21.30 Papa Francesco celebrerà la Santa Messa della notte di Natale in questa vigilia della Natività del Signore, anno domini 2018: la consueta tradizione della Messa di Mezzanotte in Vaticano viene “anticipata” poco dopo l’ora di cena, dando idealmente inizio a tutte le celebrazioni sparse in mezzo mondo che alle ore 00.00 daranno l’annuncio della Nascita del Bambinello nel mangiatoia di Betlemme. Quel fatto ha cambiato per sempre la storia non solo delle religioni ma della stessa umanità, affascinata, colpita, incattivita, ammirata, dubbiosa (e chi più ne ha ne metta) da quel piccolo bimbo in grembo alla giovane Vergine Maria di Nazareth. «Fino a quel momento – dicono i Padri – gli angeli avevano conosciuto Dio nella grandezza dell’universo, nella logica e nella bellezza del cosmo che provengono da Lui e Lo rispecchiano. Avevano accolto, per così dire, il muto canto di lode della creazione e l’avevano trasformato in musica del cielo. Ma ora era accaduta una cosa nuova, addirittura sconvolgente per loro. Colui di cui parla l’universo, il Dio che sostiene il tutto e lo porta in mano – Egli stesso era entrato nella storia degli uomini, era diventato uno che agisce e soffre nella storia»: lo spiegava perfettamente Papa Benedetto XVI nella Basilica di San Pietro il Natale di 10 anni fa.

L’OMELIA DI NATALE 2017

Lo scorso anno invece Papa Francesco incentrò il fulcro dell’omelia per la Santa Messa della Vigilia di Natale sul senso di paura dei giorni moderni, sempre affrontabile con quella gioia e letizia che solo la nascita di chi si erge come Salvatore dell’uomo e della storia può donare alla libertà umana. «Lì… in mezzo all’oscurità di una città che non ha spazio né posto per il forestiero che viene da lontano, in mezzo all’oscurità di una città in pieno movimento e che in questo caso sembrerebbe volersi costruire voltando le spalle agli altri, proprio lì si accende la scintilla rivoluzionaria della tenerezza di Dio. A Betlemme si è creata una piccola apertura per quelli che hanno perso la terra, la patria, i sogni; persino per quelli che hanno ceduto all’asfissia prodotta da una vita rinchiusa». Una fede continua e viva per due millenni che da quella mangiatoia arriva fino ad oggi, in questa Vigilia del Natale del Signore che “anticipa” l’annuncio della Natività a tutto il mondo: tanto allora, quanto oggi, il cuore dell’uomo ha bisogno di quel Bambinello. «In questo Bambino, Dio ci invita a farci carico della speranza. Ci invita a farci sentinelle per molti che hanno ceduto sotto il peso della desolazione che nasce dal trovare tante porte chiuse. In questo Bambino, Dio ci rende protagonisti della sua ospitalità. Commossi dalla gioia del dono, piccolo Bambino di Betlemme, ti chiediamo che il tuo pianto ci svegli dalla nostra indifferenza, apra i nostri occhi davanti a chi soffre», concludeva la sua omelia un anno fa Papa Francesco.

SANTA MESSA DELLA VIGILIA: LA DIRETTA STREAMING VIDEO

In una omelia di qualche giorno fa a Santa Marta, lo stesso Pontefice argentino illuminava la platea con il significato reale e profondo dell’Annunciazione dove tutta la storia ha preso inizio nuovamente, è cambiata radicalmente: «È una situazione convulsa, tutto cambia, la storia si capovolge. È difficile predicare su questo brano. E quando a Natale o nel giorno dell’Annunciazione professiamo la fede per dire questo mistero ci inginocchiamo. È il momento che tutto cambia, tutto, dalla radice. Liturgicamente oggi è il giorno della radice. L’Antifona che oggi marca il senso è la radice di Iesse, ‘dalla quale nascerà un germoglio’. Dio si abbassa, Dio entra nella storia e lo fa con il suo stile originale: una sorpresa. Il Dio delle sorprese ci sorprende ancora una volta». In vista della Santa Messa della Vigilia, come sempre, occorre sapere che non sarà possibile seguire la predicazione di Papa Francesco solo se presenti fisicamente nella Basilica di San Pietro: la diretta streaming video avverrà, come da tradizione di questi ultimi anni, sul canale YouTube di Vatican News con l’inizio della celebrazione fissata per le ore 21.30. Domani invece il tradizionale messaggio Urbi et Orbi dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, sempre proferito da Papa Francesco.