Adolf Hitler tra le statuine di San Gregorio Armeno. Lo hanno notato alcuni turisti, che si sono chiesti se esista davvero qualcuno con il coraggio di riporre il dittatore sterminatore sul presepe natalizio. «Incredibile» e «scandaloso», questi alcuni dei giudizi che si sono susseguiti. Una provocazione a titolo propagandistico? Forse, ma sicuramente è un’idea senza senso. La statuina di Hitler compare col braccio destro alzato, simulando il saluto nazista. «Possiamo dire che il presepe a San Gregorio Armeno ci è scappato di mano?», ha scritto sui social Tommaso Ederoclite, presidente dell’assemblea metropolitana del Pd Napoli. Lui ha lanciato la notizia con una domanda provocatoria agli utenti. E non sono mancati i commenti indignati. Inevitabilmente, come riportato da Il Messaggero che ha ricostruito la vicenda, nel mirino è finito l’artigiano che ha realizzato la statuina e l’ha esposta.



PARLA L’AUTORE DELLA STATUINA DI HITLER

«Dovesse ricapitare, non lo esporrei di nuovo». Così Genny Di Virgilio, maestro pastoraio amico dei vip ha commentato la vicenda. Si è detto sorpreso per l’assalto dei media alla sua bottega di San Gregorio Armeno, ma la foto della sua ultima creazione era già rimbalzata sui social. Tra un Mauro Icardi e un Valentino Rossi non è passata inosservata la statuina di Hitler con il braccio teso. «L’ho fatto solo per accontentare la richiesta di un cliente che me l’ha commissionato. Non ho pensato ai risvolti politici o ideologici, per me è solo lavoro», il commento dell’artigiano, riportato da Il Messaggero. Un lavoro su commissione, dunque. Del resto tra i personaggi della storia riprodotti in terracotta e messi in vendita c’è anche Benito Mussolini. «Ma quello ce l’hanno tutti ed è un pezzo che si vende molto. Per me è solo lavoro, non c’è nessuna adesione ideologica». Di Virgilio non si aspettata tutto questo clamore, visto che la statuina è stata esposta solo poche ore sabato, ma è già pentito: «Potessi tornare indietro ci penserei due volte prima di esporla al pubblico».



L’INTERVENTO DEL COMUNE DI NAPOLI

Sulla vicenda dell’esposizione della statuita di Adolf Hitler da parte dell’artigiano Genny Di Virgilio è intervenuto il vicesindaco di Napoli chiedendo l’immediata rimozione dell’oggetto dai banchi espositivi di San Gregorio Armeno. Enrico Panini ha scritto di essere «rimasto senza parole quando, dalle cronache locali, ho appreso che presso la sua bottega, in San Gregorio Armeno, è comparsa una statuina raffigurante Hitler». E poi si è rivolto direttamente all’artigiano: «Trovo del tutto superfluo ricordarle i crimini e le peggiori brutalità di cui questa persona si è macchiata. Crimini e brutalità che sono dolorosamente vive come ferite ancora sanguinanti nella nostra memoria». Per il vicesindaco è assolutamente inaccettabile che «nella strada in cui è nata l’antica arte dei presepi, nel cuore della città storica, nella città delle quattro giornate, si possa dare spazio ad un personaggio che rappresenta l’antitesi e la negazione criminale dei valori di fratellanza, di accoglienza, di tolleranza che sono propri del popolo napoletano».

Leggi anche

NATALE/ "Una sacra rappresentazione in città e si vede che i cristiani sono di un'altra patria"