Per Luca Argentero, il Natale è un pretesto per stare insieme. “Insieme” anche a chi non ha niente, ma mai “nessuno”. Almeno fin quando ci sarà lui a sostenerlo. “Cerchiamo di far passare il messaggio che un gesto per gli altri fa stare meglio, soprattutto se la prendi come sana abitudine, proprio come offrire un caffè al giorno”, sostiene Luca. “È un bel modo di stare al mondo, a prescindere da chi stai aiutando”. Intervistato dal Corriere, l’attore e conduttore televisivo parla a lungo dei suoi regali: “Cosa vorrei ricevere faccio molta fatica a dirlo, perché, in realtà, preferisco donare. Ho sempre pensato che sia gratificante, fa stare bene e deve avere anche un altro scopo: quello di aiutare altre persone. Quindi so già cosa regalerò”. Si passa ai ricordi: “Da bambino c’è stato un Natale particolarmente ricco. Non ricordo quanti anni avessi. Ero impazzito per il microscopio. In quel periodo ero fissato con tutto ciò che riguardava le materie scientifiche e mi diede una sensazione strana. Poi c’è stata la volta della bicicletta. Tranne quando ero davvero piccolo, i miei genitori hanno sempre puntato su regali utili”.



Luca Argentero e i compleanni

Niente presepe in casa Argentero. “L’albero non mancava mai, ma c’era solo quello”. Cos’apprezza del Natale? “L’atmosfera. Non la sento in nessuna altra occasione. Odio festeggiare i miei compleanni, non mi piace il Capodanno, la Pasqua non la vivo né da un punto di vista religioso né vacanziero, le vacanze estive hanno perso senso perché vengono comandate dal mio lavoro, che magari mi porta a farle a marzo, quindi non c’è un altro momento nel corso dell’anno in cui mi sento in modalità di festeggiare qualcosa”.

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