Nei giorni scorsi, riporta il Giornale, fu proprio Don Zappolini in un sermone ad attaccare la politica del Governo e in particolare il Ministro Salvini ponendosi come strenuo difensore dell’accoglienza per immigrati e profughi: «Lo sappiamo benissimo che è ardua è la strada dell’incrocio tra culture. Ma a noi che ci facciamo guidare dal Vangelo non deve sfuggirci che una persona integrata è una risorsa». La sfida del parroco di Perignano non si limita solo al tema dell’immigrazione ma sfocia anche in una riflessione tanto politica quanto sociale, al giorno d’oggi: «Spostare la spazzatura non significa risolvere il problema, è come quando abbiamo un sacco di sporcizia e lo si passa da una stanza all’altra: non si distrugge, il nodo resta senza soluzione. Parole e gesti di una cattiveria inaudita alimentano odio e contaminano perfino chi frequenta la chiesa. Forse siamo troppi», commentava in una predica ancora Don Zappolini.



SALVINI ATTACCA DON ZAPPOLINI: “METTE GESU NELLA SPAZZATURA”

Non è certo una novità che diversi preti in Italia abbiano preso il Ministro Matteo Salvini come il “simbolo” di tutto quanto non piace nella politica, specie sul fronte accoglienza migranti e difesa dei più deboli stranieri: dopo Don Miglioranza, Don Favarin e Don Farinella questa volta è il parroco di Perignano (Don Armando Zappolini) in provincia di Pisa a far infuriare il leader della Lega, tanto da dedicarci un tweet apposito. Ha messo il presepe con Gesù Bambino nella spazzatura, come forma di protesta contro le politiche del Governo in tema di immigrazione: «Pensavo di aver visto tutto, ma questo prete mette Gesù… nella spazzatura, contro le ruspe nei campi Rom, i porti chiusi, la gente abbandonata. Roba da matti. Forse, più che fare il sacerdote doveva mettersi in politica. Chissà se i parrocchiani sono contenti», scrive il Ministro degli Interni, postando il video de Il Tirreno in cui Don Armando Zappolini spiega la sua scelta posta all’interno della Parrocchia di Perignano.



LA “PROVOCAZIONE” DEL PARROCO DI PERIGNANO

«Volete trovare Gesù? Cercatelo nella spazzatura»: così scrive il prete sopra il presepe inserito in una capanna che in realtà è un cassonetto dell’immondizia. La scelta del prete “no global”, anche presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), non stupisce visto che da tempo attacca nelle proprie omelie il ministro Salvini: «Dobbiamo avere il coraggio di fare il presepe dove Gesù ci aspetta, fra quegli scarti dell’umanità che da duemila anni sono la sua gente», spiegava il parroco ai colleghi del Tirreno. Sulla Nazione invece sempre Don Zappolini ha di fatto “anticipato” le critiche probabili della Lega (piovute puntuali oggi sui social con lo stesso Salvini, ndr), spiegando: «A chi sale sulle ruspe e poi chiede di fare il presepe nelle scuole o di mettere il crocifisso nelle aule noi rispondiamo che il nostro presepe ce lo stanno distruggendo e calpestando proprio loro e che, se hanno mandato via tutti, nel loro presepe restano solo le bestie». Ricordiamo che la parrocchia di Perignano rientra nel territorio di Casciana Terme, il comune toscano guidato dal sindaco Susanna Ceccardi tra le maggiori “fan” di Salvini che giorni fa fece anche una diretta Facebook per mostrare la demolizione di un campo rom con la ruspa.



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