Si festeggia oggi, 21 ottobre, Sant’Orsola. Le sue raffigurazioni sono diffuse a macchia di leopardo all’interno di musei e luoghi di culto in Europa e nel mondo. Un misto tra realtà e leggenda contraddistingue la storia se non altro travagliata di Orsola. Tutto ha inizio nell’ottavo secolo, quando nella attuale città di Colonia vennero rinvenute alcune reliquie di giovani donne. Codesto rinvenimento avvenne in una chiesa dedicata a vergini la cui personalità era ignota a tutti. L’evidenza sottolineava che si trattasse anche di martiri, ma riguardo alla loro identità ed alla loro origine si viaggiava nel buio più completo. Si iniziò quindi ad ideare alcune ipotesi, alcune fantasiose altre relativamente realistiche. Una di queste ipotesi attribuiva uno dei corpi alla principessa di Inghilterra, venuta a morire a Colonia insieme alle sue più strette collaboratrici. In seguito, un dato oggettivo ed incontrovertibile venne ritrovato, una iscrizione sepolcrale che parlava di una ragazzina di 8 anni di nome Orsola. Emersero in seguito altri, tutti suggestivi, nomi delle sue compagne. Dieci in tutto, con Orsola che era l’undicesima. Passando al racconto vero e proprio, sembra che Orsola fosse una bambina bellissima. Appartenente ad una nobile famiglia cristiana, Orsola venne prematuramente chiesta in sposa da un principe pagano, proposta dopo la quale ella chiese tre anni di tempo. Una pausa, questa, che non fu decisa per una pura e semplice riflessione, ma fu decisa invece per conoscere quella che era la volontà del Signore a riguardo. Un gruppo di ben undicimila fanciulle, capeggiata da Orsola, intraprese così un viaggio lunghissimo, con una partenza dalla Gran Bretagna verso l’Europa che interessò ben undici navi. Con l’ausilio di queste ultime, il corposo gruppo navigò il corso del fiume Reno, attraversando Colonia ed infine stabilendosi a Basilea. Inizialmente, la stragrande maggioranza delle fanciulle era pagana, ma l’influenza di Orsola le spinse a convertirsi al cristianesimo. Tornando in Germania da Basilea, furono costrette ad assistere all’assedio degli Unni, la cui furia si scatenò proprio sulle fanciulle, ad accezione di Orsola, che venne chiesta in sposa da Attila, il re del popolo Barbaro. Richiesta rifiutata da Orsola.



Feste e sagre a lei dedicate

Tra le tante feste e sagre dedicate alla santa in questione, impossibile non non menzionare quella che si tiene annualmente a Campogalliano, ridente comunità incastonata nella accogliente provincia di Modena. Qui, mercatini di ogni genere, uniti a dell’ottima gastronomia ed a tanta musica tappezzano il paesino in occasione appunto della festa dedicata a Sant’Orsola. Soffermandosi sulla parte gastronomica vera e propria, alcuni stand installati lungo le stradine del centro abitato offrono a tutti gli accorsi i migliori piatti della tradizione, dalla stracotto alla somarina al ragù fino alla polenta.



La patrona di Poirino

Sant’ Orsola è patrona di Poirino, vicino Torino. Un lungo filo storico attraversa Poirino, un filo storico che ha lasciato tracce tangibili di un passato che addobba armoniosamente un paese nel quale tradizione e modernità non si contrastano. Tra i tanti prodotti tipici di Poirino vi sono senza dubbio l’asparago e la tinca, riconosciuta mediante il prestigioso marchio DOP. Ad entrambi questi prodotti viene annualmente dedicata la Fiera della Tinca e dell’Asparago. Il 21 ottobre, giorno nel quale viene venerata Sant’Orsola, è dedicato anche ad altri importanti santi, tra cui Sannt’Ilarione di Gaza. Compiuti gli studi ad Alessandria, egli si convertì al cristianesimo e venne così battezzato. Dopo aver incluso l’ascetismo nei dintorni di Gaza, egli viaggiò lungo tutto l’Impero Romano, stabilendosi infine in Sicilia dove visse come eremita dentro una grotta nei pressi di Cava Ispica.

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