La data di nascita di Sant’Antonio Maria Claret è emblematica, il 24 dicembre del 1807. Una data, quella precedente il Natale, da sempre simbolo di una attesa che culmina con la nascita del Salvatore. Un’ottima famiglia la sua, composta da persone oneste e lavoratrici, fortemente devote ad una cristianità che non li abbandonerà mai. Se è vero che la radice promette bene, è altrettanto vero che il frutto di tale radice è egualmente forte e dolcemente succulento, con il piccolo Antonio che ben presto si distinte per la profonda ed inscalfibile devozione sia per il Signore sia per la Vergine Maria. Tali buone doti, coltivate dalla sua famiglia fin dalla sua nascita, gli spalancarono le porte verso un sacerdozio che non rappresenta un punto di arrivo, ma un punto di partenza verso gesta magnifiche e misericordiose.



La volontà di ferro gli permise di superare ogni avversità, con i numerosi impegni che non gli impedirono di intraprendere uno scrupoloso studio della lingua latina. Il 13 giugno del 1935 è un’altra data cruciale per la sua vita. E’ proprio in occasione di questa giornata che San’t Antonio Maria Claret celebra la sua prima messa, in una Parrocchia del Sallent che per lui costituirà vera e propria palestra di vita. E’ qui che infatti maturerà l’idea di fondare autonomamente una propria congregazione, i cui membri che girino l’Europa ed il mondo con l’intento di spiegare i dogmi e lo stile di vita che un buon cristiano deve osservare e praticare.



La guerra civile riuscì solo a posticipare un sogno che con la tenacia di sempre venne finalmente realizzato qualche anno più tardi. Alle gesta di un cristiano modello egli seppe inoltre coniugare ottime doti scrittorie. Oltre ai numerosi volumetti da lui redatti, impossibile da trascurare sono gli opuscoletti sulla Vergine. Agli inizi del 1848 questa azione pose un’altra pietra con l’istituzione a Barcellona di una tipografia la quale stampò numerosissime edizioni di “Via retta e sicura per andare al cielo”, preziosissimo volume scritto di proprio pugno. Nominato successivamente arcivescovo dell’isola caraibica di Cuba, la sua opera continuò senza tregua alcuna, nonostante il proliferare dell’immoralità e di calunnie che nulla affatto intaccarono il suo animo pio e buono.



Sant’Antonio Maria Claret: Il patrono delle Isole Canarie

Grazie alla sua dottrina, Sant’Antonio Maria Claret è diventato patrono delle Isole Canarie, splendido arcipelago dove egli ha trascorso parte della sua vita. Composto da sette isolette, tutte di origine vulcanica, l’arcipelago delle Canarie compone una comunità autonoma della Spagna. Nonostante la giurisdizione spagnola, la loro particolare posizione geografica ha fatto sì che i primi europei a sbarcarvici furono i genovesi solo nel 1291. Nella giornata del 24 ottobre, la figura di Sant’Antonio Maria Claret viene commemorata attraverso cortei religiosi e festeggiamenti di ogni genere che hanno lo scopo di riportare alla luce la memoria dell’importante opera missionaria da lui esercitata.

Gli altri Santi di oggi

La giornata del 24 ottobre è dedicata anche ad altri santi di spicco della religione cattolica, tra cui compare San Maglorio di Dol. Di origine probabilmente gallese, San Maglorio, la cui vita venne narrata da un anonimo monaco facente parte dell’abbazia di Lehon, si ritirò a vita eremitica su suggerimento di un angelo apparso davanti a lui. Numerose sono le opere che ne raffigurano le sembianze. Una di queste si trova in Italia, custodita gelosamente dentro le mura del convento camaldolese di Faenza. Altro santo da citare per questa giornata è San Luigi Guanella. Ordinato sacerdote nel 1866, il palcoscenico della sua opera è Pianello Lario. In questo paese della provincia di Como egli si dedicherà anima e corpo all’assistenza verso i più bisognosi, rilevando tra l’altro l’ospizio fondato in precedenza da don Carlo Coppini.