La notte di Halloween in pieno centro storico di Napoli con party horror e blasfemo e fiumi di alcol: fin qui “tutto normale”, se si eccettua il fatto che lo scenario di tutto ciò era una chiesa nel pieno centro storico, San Gennaro all’Olmo. Un party privato a pagamento in pieno stile satanico per la notte delle streghe: il problema è che l’edificio affittato è una delle chiese più storiche della città partenopea, da anni senza più attivo il culto della messa ma non per questo “sconsacrato” come detto erroneamente più volte dagli organi di stampa in questi giorni. Per questo motivo monta la polemica in Diocesi, con il direttore dell’ufficio dei beni culturali della Curia di Napoli – Don Eduardo Parlato – che dichiara «Una scelta da stigmatizzare senz’altro che impone di avviare le procedure per ritirare la concessione». (agg. di Niccolò Magnani)



FURIA DELL’ARCIDIOCESI: CACCIATI AGLI AFFIDATARI

Feste private e party horror in chiesa: lo scandalo finisce in un dossier inviato da Napoli al Vaticano. Ci sono anche foto che denunciano l’utilizzo “improprio” di molti luoghi di culto partenopei in cui vengono organizzate feste e cerimonie private a pagamento, oltre che mostre ritenute non proprio compatibili con i luoghi che le ospitano. Sono almeno dodici le chiese finite nel dossier che da tempo è stato inviato ad alti esponenti della Santa Sede, come riportato dal Corriere della Sera. E risultano di proprietà del Comune di Napoli. Non si può escludere che il Vaticano accenda i riflettori su questa vicenda. Ieri ad esempio ha fatto discutere il caso della chiesa di San Gennaro all’Olmo, quella in cui venne battezzato Gianbattista Vico. Il 31 ottobre scorso è stata organizzata una festa di Halloween privata. Nelle foto si vedono ragazze sedute sull’altare su cui nel 1668 venne battezzato il filosofo de La Scienza Nuova. Ma ha impressionato anche la scelta di organizzare una sorta di rappresentazione teatrale dove si vede una ragazza impiccata con un argano a ridosso dell’altare. Indignata la reazione della Curia, che ha protestato contro la Fondazione Vico a cui il bene è stato affidato.



NAPOLI, FESTE PRIVATE NELLE CHIESE: DOSSIER AL VATICANO

Padre Eduardo Parlato, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Chiesa di Napoli, ha protestato. E non si esclude che vengano messe in atto procedure per il ritiro della concessione dopo lo scandalo dei party horror. Invece il presidente della Fondazione, Vincenzo Pepe, si è subito scusato con la Curia spiegando che avrebbe fatto interrompere la serata quando si è reso conto del tema della rappresentazione teatrale. Ma la questione delle chiese usate per feste private o eventi in generale riguarda anche altri siti. Vengono organizzati anche sontuosi buffet per compleanni. Questa vicenda pone anche la questione del rispetto e della tutela del delicato equilibrio del bene, oltre che un problema non meno importante che riguarda il rispetto della religiosità. I credenti sostengono che un luogo di culto non deve mai perdere la propria natura, nemmeno se il riuso serve a reperire fondi per curarne il restauro e la conservazione. E da questo punto di vista il Vaticano è molto intransigente. Se ne parlerà il 29 e 30 novembre a Roma in un convegno organizzato dalla Pontifica Università Gregoriana, del dicastero vaticano della Cultura e dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ed ecclesiastici e l’edilizia di culto.

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