Suora violentata da un vescovo in India: personaggio di dubbia caratura, il vescovo indiano Franco Mulakkal continua a far parlare di sé. Nei mesi scorsi una suora l’ha denunciato alla polizia con l’accusa di aver subito numerose volte degli abusi, mentre la Chiesa indiana non ha mai preso sul serio le sue accuse. Arrestato, il vescovo è stato liberato su cauzione ed accolto con grande entusiasmo e felicità dai suoi fedeli. In questo quadro ambiguo, un sacerdote che aveva testimoniato contro di lui è stato trovato morto in circostanze misteriose un mese e mezzo fa.
LA CHIESA INDIANA SOTTO ACCUSA
Il Vaticano al momento si è limitato a sospenderlo dai suoi incarichi per un periodo di sei mesi, ma nessuna commissione interna per studiare il suo caso è stata aperta, denuncia il National Commission for Women, una associazione in difesa delle vittime di abusi da parte di religiosi, denunciando anzi che la Chiesa indiana sta dando al vescovo incriminato ogni genere di garanzia e protezione nascondendolo in una abitazione tenuta segreta, glorificandolo addirittura con una sua immagine su un calendario religioso. Il problema, dicono le responsabili dell’associazione, è che nella Chiesa in India non esiste alcun tipo di commissione che si prenda carico di questi casi, ignorando del tutto ogni genere di lamentela da parte di suore vittime di abusi. Le suore che accusano il vescovo, dicono ancora, non potranno mai ricevere giustizia dalla Chiesa proprio per la mancanza di alcun tipo di commissione interna alla Chiesa stessa.