Prossimamente sulle piste di corsa alle Olimpiadi ci potrebbe essere anche la squadra dello Stato Vaticano. E’ stato infatti ratificato un accordo con il Coni per la prima squadra sportiva ufficiale della piccola nazione, la Athletica Vaticana, che come dice il nome parteciperà alle gare di atletica a livello internazionale. Si tratta di una sessantina di impiegati nel Vaticano, capitanati da monsignor Melchior Sanchez de Toca, anche lui pronto a indossare le scarpette chiodate. Ma attenzione, la squadra comprende anche una suora, così come due immigrati africani, soci ad honorem. In squadra anche la farmacista del Vaticano, Michela Ciprioti: «Nasciamo da un movimento spontaneo di aggregazione, corriamo insieme e poi ci incontriamo nei nostri posti di lavoro, già qualche anno fa pensammo c’erano i numeri giusti per formare una squadra e oggi questa idea è diventata realtà: per noi è un momento storico». Lo scopo, dice ancora la donna, è dare in questo modo un contributo alla lotta contro il razzismo: lo sport, spiega, può annullare le differenze e avere un valore di contrasto alle discriminazioni e al razzismo.



L’ENTUSIASMO DEL PAPA

Disagio da parte del papa per l’iniziativa? Certamente no, per un uomo così innamorato delle cose belle della vita, ha commentato il cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura: “Benedice sempre le cose positive”. Stamane il cardinale si è incontrato con il presidente del Coni Malagò, per firmare un primo accordo e con Luca Bancali, presidente de Comitato italiano Paralitico. La forma giuridica è quella di una associazione di fedeli riconosciuta quale ente canonico iscritto nel registro dello Stato di Città del Vaticano che in virtù di un accordo con lo stato italiano, le fa essere riconosciuta in Italia. Le olimpiadi per adesso restano un sogno, ha detto monsignor Ravasi, ma l’obbiettivo è quello. Per adesso l’esordio ufficiale è previsto il prossimo 20 gennaio a una corsa intitolata a un podista desaparecido argentino.

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