E’ stato rimandato a domani in Sardegna il tavolo per il prezzo del latte, con la protesta dei pastori sardi che non si placa. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha partecipato alle trattative ma ieri non è stata raggiunta l’intesa, con il segretario della Lega che ha posto l’obiettivo di 1 euro al libro. Intervenuto all’Ansa, il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio ha spiegato: «Sarò in Sardegna sabato mattina a ragionare con chi era qua questa sera per cercare di capire se la notte o qualche giorno avrà portato un po’ di consiglio a tutti. Il tavolo prosegue a oltranza. Ho invitato i pastori a tornare sul territorio e confrontarsi con i loro colleghi e ho invitato gli industriali a tornare in azienda e capire fin dove possono arrivare, partendo da un presupposto. Che questo governo ci ha messo la faccia, ci ha messo tanto, anche la disponibilità di mettere a disposizione dei fondi». Un tema che verrà affrontato anche in ambito europeo, come affermato dal presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani: «Sto lavorando con il Commissario europeo all’Agricoltura Hogan per assicurare una giusta remunerazione al duro lavoro dei pastori sardi», sottolineando che «il Parlamento europeo chiede che vengano approvate al più presto le nuove regole Ue per proteggere agricoltori e allevatori da possibili abusi da parte degli altri attori della filiera per commercializzare i loro prodotti. Non è concepibile che un litro di latte costi meno di un litro d’acqua!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LATTE, SALVINI: “ARRIVARE A 1 EURO AL LITRO”

Continua la protesta dei pastori sardi per il prezzo del latte, oggi alle 15.00 al Viminale il ministro dell’interno Matteo Salvini e quello delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo Gianmarco Centinaio incontreranno le associazioni di categoria e i soggetti interessati. Intervenuto alla presentazione del Rapporto di Agromafie 2018 di Coldiretti, il vice premier ha sottolineato: «Io non vado al Vaticano per i Patti Lateranensi ma mi occupo di sicurezza, perché in Sardegna si deve poter mungere, vendere e viaggiare in macchina: non tollero che per altre settimane ci siano strade bloccate e latte versato. Oggi pomeriggio sarò al ministero con pastori, produttori, consorzi, associazioni, imprenditori e enti locali. E’ gente determinata, da ieri dialogo via telefono con alcuni di questi capi pastore: gli ho mandato un messaggino e hanno pensato a una presa in giro. Da 60 centesimi al minimo di 1 euro al litro è quello per cui spero di alzarmi questa sera e non mi alzo da quel tavolo finchè non ci sarà questo intervento».



PROTESTA PASTORI SARDI, NUOVI CORTEI

«Bisogna fare una riforma di sistema, l’agricoltura è quello per l’Italia che è il petrolio per l’Arabia Saudita», ha aggiunto Salvini nel corso del suo intervento. Ma le proteste dei pastori sardi non si placano: come riporta Rai News, a Cagliari gli studenti hanno indetto una nuova mobilitazione, mentre nel nord della Sardegna i pastori si sono radunati a Thiesi (Sassari) per un grande corteo in attesa del vertice in programma al Ministero dell’Interno. Il tavolo organizzato ieri nel palazzo della Regione a Cagliari non ha raccolto risultati: fumata nera dopo 5 ore di confronto. In serata è spuntata l’ipotesi, poi accantonata, di agganciare il prezzo del latte al valore del pecorino romano. Filippo Gallinella e Luciano Cadeddu del M5s hanno annunciato sul Blog delle stelle l’intenzione di adottare misure mirate in sinergia con il Ministero dell’Agricoltura: «Un lavoro complesso, dicevamo, come complessa è la problematica che ci troviamo ad affrontare. Ma questo è l’unico approccio che potrà effettivamente dare il giusto valore e riconoscimento al lavoro prezioso che i pastori sardi svolgono a beneficio delle loro aziende, dell’economia della Sardegna e dell’intero Paese».

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