E’ stata una decisione senza precedenti quella presa dal Papa e dalla Chiesa Cattolica, nei confronti di Theodore McCarrick. Il cardinale di Washington è stato spretato, ridotto allo stato laicale, per le gravi accuse di pedofilia e di violenza sessuale nei suoi confronti, ed in duemila anni è la prima volta che ciò accade ad un porporato. La decisione è arrivata dopo un processo in cui sono stati appurati abusi sessuali nei confronti di minorenni e maggiorenni, commessi decenni fa, con l’aggravante dell’uso della confessione e dell’abuso di potere verso i seminaristi, costretti a dormire con lo stesso cardinale in una casa al mare della diocesi. Come sottolinea l’Huffington Post, si chiude una delle pagine più tristi della recente storia della Chiesa, tenendo conto che il cardinale McCarrick è sempre stato riconosciuto come una delle figure più potenti all’interno dello stesso Vaticano. Sono infatti note le sue amicizie con i “grandi” della terra fin dal dopoguerra, a cominciare dai vari presidenti degli Stati Uniti che si sono susseguiti, passando per l’ex presidente del consiglio Giulio Andreotti, fino ad arrivare a diversi politici cinesi. Importante anche il suo ruolo nella Santa Sede nel campo delle finanze, e forse anche per questo la sua condotta è stata coperta per anni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PEDOFILIA, CARDINALE MCCARRICK SPRETATO

Il Papa ha “spretato” l’ex cardinale di Washington, McCarrick. L’arcivescovo, con una decisione che non ha precedenti, come ricorda Il Messaggero, è stato ridotto allo stato laicale dal Santo Padre, dopo che lo stesso porporato era stato già cacciato dal collegio cardinalizio con le gravissime accuse di abusi su minori. Il Papa ha sciolto ogni riserva, comunicando la propria decisione su McCarrick alla vigilia del summit sulla pedofilia previsto la prossima settimana, durante il quale si riuniranno per la prima volta gli episcopati di tutto il mondo, di modo da adottare una linea comune per combattere questa triste piaga. Lo scorso 11 gennaio 2019 la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva emanato un decreto conclusivo del processo penale a carico di Theodore Edgar McCarrick, Arcivescovo emerito di Washington, ritenuto colpevole di «sollecitazione in Confessione e violazioni del Sesto Comandamento con minori e adulti, con l’aggravante dell’abuso di potere». A poco più di un mese di distanza dalla sentenza, il 13 febbraio, la Sessione Ordinaria della Congregazione ha esaminato il ricorso presentato dallo stesso cardinale, confermando la condanna.



PEDOFILIA, PAPA SPRETA MCCARRICK, ARCIVESCOVO DI WASHINGTON

La decisione è stata quindi comunicata a McCarrick due giorni dopo (ieri, 15 febbraio), e il Papa ha riconosciuto la natura definitiva di tale sentenza «la quale – si legge in un comunicato – rende il caso res iudicata, cioè non soggetta ad ulteriore ricorso». Una sentenza quindi inappellabile quella nei confronti del cardinale statunitense, a conferma di quanto Bergoglio voglia tolleranza zero verso tutti i preti pedofili. Così facendo il Papa spera anche di mettere a tacere i numerosi detrattori che negli ultimi mesi lo hanno accusato di essere fin troppo blando nei confronti di questo grave crimine, a cominciare dall’arcivescovo Viganò, che ha criticato il Pontefice a più riprese, sostenendo che lo stesso fosse troppo indulgente proprio nei confronti di McCarrick.

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