Va in carcere il cardinale George Pell, condannato per abusi sessuali nei confronti di due ragazzi minorenni. Sui media australiani non si parla d’altro, come era prevedibile, e la stampa sta dando ampio risalto anche alle due vittime del porporato, a cominciare dal ragazzo che si è suicidato dopo essere stato violentato e dopo essere caduto nel tunnel della droga. «È molto comune che i sopravvissuti agli abusi sessuali ricorrano alle droghe nel tentativo di offuscare il dolore», le parole di Lisa Flynn, l’avvocato dello studio legale Shine Lawyers che si sta occupando del caso. Il ragazzo non aveva mai confessato gli abusi ai genitori, e per anni aveva sofferto di stress post-traumatico «Pell – ha aggiunto la Flynn – ha le mani sporche di sangue. E’ terrorizzante per loro farsi avanti. Una delle buone cose che sono venute dal verdetto di colpevolezza è che mostra alle persone che non importa quanto una persona sia potente e importante, può sempre essere chiamata a rendere conto delle proprie azioni. Di più si comincerà a parlare di queste cose, più al sicuro saranno i nostri bambini». L’altro dei due abusati, ora trentenne, ha diffuso un comunicato tramite il suo legale in cui afferma di aver sofferto di «vergogna, solitudine, depressione e conflitti interni». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

PEDOFILIA, IL CARDINALE PELL IN CARCERE


E’ stata revocata la libertà su cauzione per il cardinale George Pell. A stabilirlo è stata la County Court di Melbourne a seguito di un’udienza pre-sentenza di condanna, dove l’accusa e la difesa hanno presentato le loro argomentazioni conclusive, come riferisce Il Messaggero. Da questa notte il cardinale Pell sarà così detenuto nella Assessment Prison di Melbourne in attesa poi della sentenza definitiva che arriverà il prossimo 13 marzo, fra circa due settimane. Il porporato è stato dichiarato colpevole di abusi sessuali nei confronti di due coristi di soli 13 anni, quando lo stesso era arcivescovo di Melbourne, alla fine degli anni ’90. Per i cinque reati di cui è accusato George Pell, l’ex cardinale rischia fino a 50 anni di carcere, 10 anni per ciascuno. Inizialmente gli era stata accordata la libertà su cauzione per via anche di alcuni problemi fisici, ma tale decisione è stata revocata proprio nelle scorse ore, vista la gravità dei reati commessi. Nel frattempo il genitore di uno degli abusati, che si è in seguito tolto la vita non avendo retto il peso dello sfregio subito, ha intentato una causa legale contro il cardinale, chiedendo un risarcimento danni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

PEDOFILIA, CARDINALE GEORGE PELL IN CARCERE

L’udienza di condanna del cardinale George Pell, riconosciuto colpevole di violenze sessuali su dei bambini avrà inizio domani. Il vescovo 77enne, principale consigliere finanziario continua a dichiararsi innocente e il suo avvocato prevede di ricorrere in appello, ma intanto il Vaticano non può permettersi di aspettare i tempi della giustizia australiana e prende posizione. Così, come riportato dall’ansa, in una nota la Santa Sede ha chiarito:”Per garantire il corso della giustizia il Santo Padre ha confermato le misure cautelari già disposte nei confronti del cardinale Pell dall’ordinario del luogo al suo rientro in Australia, ossia che in attesa dell’accertamento definitivo dei fatti al cardinale Pell sia proibito in via cautelativa l’esercizio pubblico del ministero e come di norma il contatto in qualsiasi modo e forma con minori di età”. (agg. di Dario D’angelo)

GEORGE PELL RISCHIA 50 ANNI DI CARCERE

Non è un fulmine a ciel sereno, ma è comunque un pugno nello stomaco per tutto l’apparato Vaticano la condanna del cardinale George Pell, numero 3 della Chiesa e tra i più stretti collaboratori di Papa Francesco, riconosciuto colpevole di violenza sessuale nei confronti dei bambini. Come riportato da La Repubblica, il vescovo Pell, 77 anni, è stato condannato per crimini sessuali contro minori in Australia, diventando così il più alto funzionario della Chiesa cattolica mai condannato in un caso di pedofilia. La notizia della condanna è diventata ufficiale soltanto nelle ultime ore ma risale al mese di dicembre: i fatti che gli sono costati la sentenza di colpevolezza per violenza sessuale risalgono agli anni ’90, quando Pell abusò di due bambini del coro nella sacrestia della cattedrale di Saint Patrick di Melbourne. Ora che la condanna è ufficiale sarà inevitabile per Pell il definitivo allontanamento da Roma.

CARDINALE GEORG PELL CONDANNATO PER VIOLENZA SESSUALE SU BAMBINI

Già nel mese di dicembre la notizia di una possibile condanna del cardinale George Pell era filtrata fino a Roma, ma era stata smentita in attesa di una comunicazione ufficiale che adesso è arrivata. Pell, tesoriere del Vaticano, è ancora formalmente a capo della Segreteria per l’Economia, ma in seguito alla condanna sarà obbligato a rassegnare le sue dimissioni dall’incarico ora che la condanna è stata ufficializzata. Come riportato da La Repubblica, a dicembre il portavoce vaticano, Greg Burke, aveva annunciato il suo congedo dal C9, il consiglio di nove cardinali che coadiuva Francesco nel governo della Chiesa, un primo segnale di disimpegno da parte di Pell che aveva fatto immaginare un esito negativo per le sue vicende giudiziarie. L’imbarazzo non può non scuotere le mura del Vaticano, in un momento già delicato per la Santa Romana Chiesa, soprattutto considerando che Pell era uno dei più stretti collaboratori di Bergoglio e da lui era stato scelto nel 2014 perché desse più trasparenza alle finanze del Vaticano.