Beatrice Venezi è la più giovane direttrice d’orchestra in europa. Il suo nome è stato inserito da Forbes Italia nella lista delle 30 donne under 30 più influenti e questa sera si racconterà a Maurizio Costanzo per il nuovo appuntamento di S’è fatta notte. Raggiunta da Valerio Cappelli per Il corriere della Sera, la Venezi ha parlato della sensibilità femminile nel mondo della musica, per la quale oggi, a causa di un passato che ha lasciato poco spazio alle donne, è privo di modelli: “non essendoci state grandi donne direttrici prima della generazione odierna – spiega la musicista – non abbiamo modelli da seguire, ed è complicato definire una tecnica femminile. Le poche donne che ci sono tendono a reiterare comportamenti maschili. Di sicuro – conclude – sul podio non esiste una gestualità femminile: esiste una gestualità personale”.
Il libro “Allegro con fuoco, innamorarsi della musica classica”
Lucchese di origine, ma internazionale di fama, Beatrice Venezi ad aprile debutterà in Argentina. A maggio, invece, è attesa in Azerbajian, al Festival dell’opera italiana, mentre a giugno sarà a Toronto. Di recente è stata inoltre nominata dal Cardinale Ravasi Membro della Consulta Femminile del Pontificio Consiglio per la cultura del Vaticano per il triennio 2019-2021. Ma fra le sue numerose attività spicca soprattutto il suo primo libro, “Allegro con fuoco, innamorarsi della musica classica” (Utet De Agostini), del quale parla in un’intervista concessa a Cristiano consorti per La Nazione: “È un libro con un intento divulgativo sul perché tutti ci dovremmo innamorare della musica classica – spiega la Venezi – Nel libro affronto vari temi e cerco di sfatare dei cliché legati alla fruizione della musica classica, che viene vista come qualcosa di distante, di noioso, di vecchio”.
Volto di uno spot
Beatrice Venezi, ospite su Rai 1 di S’è fatta notte, avrà la possibilità di parlare nel dettaglio del suo primo libro, che fra le altre cose, si legge su La Nazione, contiene un intero capitolo sulle trame di alcune opere. Il motivo, spiega la Venezi, è quello di raccontare l’opera a chi ancora ne avverte l’ostilità, spiegando che alcune opere, a dispetto di ciò che più sembrare, sono molto vicine alla realtà che ci circonda. Di recente, Beatrice Venezi ha inoltre prestato il suo volto per lo spot di un noto marchio di chewingum: “Il progetto di questo spot è legato a un prodotto e non è la classica pubblicità”, spiega la Venezi raggiunta da Cristiano Consorti, “In realtà racconta il personaggio, come avevo già fatto per alcuni marchi italiani. Racconta la mia storia, chi sono e ha una grande forza di divulgazione della mia immagine e della mia persona”.