Don Silverio Mura, ex parroco di Ponticelli, quartiere periferico di Napoli, è stato assolto nella giornata di ieri dal tribunale ecclesiastico dell’arcidiocesi di Milano. Il sacerdote era accusato di abusi sessuali su due ragazzi avvenuti 25 anni fa, quando insegnava religione in una scuola media del quartiere. Del caso se ne era occupata anche la trasmissione Le Iene intervistando alcune delle presunte vittime e tentando di fare luce sull’inchiesta che si era conclusa nel 2016 con una archiviazione ma che poi era stata riaperta dallo stesso Papa Francesco. La notizia della sua assoluzione è giunta nella giornata odierna attraverso una nota dell’avvocato Stefano Bartone, legale patrocinante per il don esclusivamente in sede civile, spiegando come essa sia giunta dopo un calvario del religioso lungo quasi 10 anni. Diego, una delle due presunte vittime di Don Silverio e che aveva parlato alla trasmissione di Italia 1, come riferisce il sito de Le Iene era stato contattato solo ieri dalle autorità inquirenti per metterlo al corrente dell’esito del processo ecclesiastico a carico di don Mura, ma di volerlo comunicare solo a lui ed al suo avvocato, escludendo così i giornalisti. “Questa decisione non mi sembra giusta. La mia è una storia di dominio pubblico di cui si è parlato in tutto il mondo. Perché la sentenza la dobbiamo sapere solo io e il mio avvocato?”, aveva commentato una delle presunte vittime.



DON SILVERIO MURA ASSOLTO: PRESUNTA VITTIMA SOTTO CHOC

Dopo quattro anni di istruttoria da parte della Congregazione per la dottrina della fede, è arrivata l’assoluzione per don Mura. Diego si è detto chiaramente sconvolto e turbato dalla sentenza e a Le Iene ha commentato: “Abolite i tribunali ecclesiastici perchè solo dieci giorni fa quando siamo stati chiamati in Vaticano il mio avvocato è andato a parlare con gli avvocati della Congregazione della Dottrina della fede e loro ci avevano assicurato che la sentenza sarebbe stata positiva per me. Mi sento preso in giro, anche perché vorrei ricordare che oltre alle due persone che hanno denunciato il prete, c’era anche la testimonianza di una donna che dal suo balcone aveva visto più volte entrare ed uscire i bambini dalla casa di Don Mura”. L’uomo aveva inoltre consegnato personalmente a Papa Francesco le chat di altre presunte vittime del prete dalle quali emergevano in modo inequivocabile gli abusi subiti da lui. Nonostante l’assoluzione, Diego non ha alcuna intenzione di abbandonare la sua battaglia e cercherà di non far spegnere i riflettori su una sentenza che lui stesso giudica scandalosa. Il suo intento è comunque quello di presentare ricorso.

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