Manca sempre meno al passaggio da ora solare a ora legale. Nel nostro countdown proseguiamo elencando alcune delle curiosità più carine rispetto a questo regime orario. Riuscireste a credere, ad esempio, che una nazione potente come l’Unione Sovietica dimenticò di cambiare le lancette due volte l’anno. Lettera 43 cita “il simpatico aneddoto, contenuto nell’opera Don Camillo di Giovanni Guareschi, che vedeva il prete e il sindaco comunista litigare anche sull’ora della torre dell’orologio del comune, con il sacerdote che accusava il primo cittadino di seguire «l’orario di Mosca»”. Una citazione che troverebbe riscontro in alcuni fatti realmente accaduti. Pare infatti che la Russia, che adottò questo sistema nel 1930 su disposizione di Stalin, durante la Seconda guerra mondiale si rese protagonista di questa clamorosa dimenticanza. I motivi? Non sono noti, dal momento che nemmeno si è in grado di dire se il black-out riguardò tutto il Paese o solo una sua parte. Il risultato fu quasi incredibile: durante la guerra, e anche per buona parte della Guerra fredda, nessuno sapeva che orario fosse a Mosca…(agg. di Dario D’angelo)



I FRANCESI LA AMANO

Il passaggio dall’ora solare all’ora legale si avvicina. Ormai siamo circondati da orologi “intelligenti”, in grado di aggiornarsi autonomamente, ma in molti vivono con fastidio questo momento e vorrebbero un unico sistema. La conferma arriva da un sondaggio, non vincolante, a cui sono stati sottoposti i cittadini europei, i quali hanno dichiarato in massa di essere favorevoli ad un solo sistema. In tal senso si è espresso infatti l’84 per cento. La consultazione però ha sollevato molte critiche perché non è stata ben pubblicizzata, inoltre non avrebbe tenuto conto del “peso” demografico dei singoli Paesi membri europei. La Francia, come riportato da Lettera43, ha chiamato a raccolta i suoi cittadini lo scorso 3 marzo con una consultazione online, affine a quella comunitaria. Il sondaggio si è tenuto su una pagina istituzionale dell’Assemblea Nazionale e ha espresso un orientamento simile a quello della consultazione europea: l’83,71% dei votanti è favorevole al mantenimento di un unico sistema. Ma quale? Quello legale: il 59,17% si è espresso per restare per sempre all’ora estiva. (agg. di Silvana Palazzo)



PERCHÉ I GIAPPONESI LA ODIANO

Continua il nostro percorso di avvicinamento al cambio dall’ora solare all’ora legale che avverrà alle 2 di notte tra sabato e domenica, con lo spostamento delle lancette dell’orologio un’ora avanti. Ne approfittiamo allora per riportare una curiosità che ha a che vedere con chi di questi problemi non ne ha: ovvero il Giappone. Il popolo nipponico ha infatti sviluppato una vera e propria “allergia” nei confronti dell’ora legale. Il motivo è da ricondurre al fatto che l’introduzione dell’ora legale fu imposta durante la Seconda Guerra Mondiale nel corso della dominazione statunitense. Come riportato da Lettera 43, tra i giapponesi si diffuse anche la convinzione che l’ora legale fosse stata introdotta per aumentare le ore di lavoro e diminuire quelle di sonno degli operai. Un’ostilità assoluta insomma, dimostrata dal fatto che non appena il Giappone riacquistò la propria sovranità nazionale, a seguito del Trattato di San Francisco, il governo l’abolì. Gli anni non hanno smaltito questo sentimento se è vero che tutti i tentativi del premier Shinzō Abe di ripristinarla, nonostante i vantaggi legati al risparmio energetico, sono falliti. (agg. di Dario D’Angelo)



CON UN’ORA DI LUCE IN PIU’ CALANO I REATI

Se siete da sempre dubbiosi su quale sia l’ora migliore tra quella solare e quella legale potremo rispondervi che molto dipende dalle priorità di ognuno. Per dire: siete dei ladri? Se la risposta è affermativa (e speriamo vivamente di no) allora per voi l’ora legale rappresenta un problema non da poco. Ma come? Per un’ora di luce in più tutto questo dramma? Pare proprio di sì stando ad uno studio realizzato qualche tempo fa e pubblicato su National Geographic. Secondo la ricerca realizzata nel 2012, che ha analizzato i tassi di criminalità durante le tre settimane precedenti e le tre successive all’entrata in vigore dell’ora legale, le rapine sono diminuite del 40%. Una diminuzione si è riscontrata anche nei tassi relativi ai casi di stupro e di omicidio: avreste immaginato che un’ora di buio in meno potesse produrre dei miglioramenti così netti? (agg. di Dario D’angelo)

UNA FORTUNA PER I CIRCOLI DI TENNIS

Pronti a cambiare le lancette dell’orologio alle 2 di questa notte per il passaggio dall’ora solare all’ora legale? Dopo aver parlato dei riferimenti storici e tecnici del cambio d’orario, come in tutte le storie ci sono dei “vincenti” e dei “perdenti”. Parola di un massimo esperto come David Prerau, autore di “Seize the Daylight: The Curious and Contentious Story of Daylight Saving Time”. Sembra infatti che l’ora in più di luce serale a disposizione spinga in particolare determinati settori rispetto ad altri: chi ci perde sono soprattutto tv, cinema e teatri, che perdono spettatori decisi a non rintanarsi in luoghi chiusi e a cimentarsi in attività all’aperto. Chi ne trae i maggiori benefici? Pare che a fare i maggiori affari siano soprattutto i gestori di campi da golf e circoli di tennis, che fanno registrare dei veri e propri picchi d’affluenza: auguri a loro… (agg. di Dario D’Angelo)

IL RAGAZZO CHE EVITO’ IL VIETNAM

Del cambio da ora solare a ora legale che avverrà questa notte alle 2, quando le lancette dovranno essere spostate in avanti di un’ora abbiamo raccontato l’origine, i riferimenti storici e tecnici, e forse anche le prospettive future che vedranno una sua abolizione. Ma sono tante le curiosità e gli aneddoti legati appunto al passaggio da ora solare ad ora legale. Ne ha elencato alcuni Il Messaggero, che cita ad esempio un racconto di David Prerau, autore di “Seize the Daylight: The Curious and Contentious Story of Daylight Saving Time”. I fatti riguardano un ragazzo estratto a sorte per andare a combattere in Vietnam: questi, pur di non partire per la guerra, si appellò proprio al passaggio da ora solare a ora legale:”Era nato poco dopo mezzanotte. Così andò in tribunale sostenendo che nel suo stato era nato con l’ora solare, cioè un’ora prima. Ciò significava che era nato prima di mezzanotte e quindi in un giorno diverso. Il tribunale gli diede ragione e riuscì così a non partire”. (agg. di Dario D’Angelo)

DA ORA SOLARE A ORA LEGALE

Ora legale 2019, alle ore 2.00 della notte tra il 30 e il 31 marzo le lancette degli orologi dovranno essere spostate in avanti di un’ora. Ma che cos’è? Parliamo della convenzione per sfruttare meglio l’irradiazione del sole durante il periodo estivo, ma questo vale soltanto per alcuni Stati: l’ora solare, che si riferisce all’orario statale usato durante il periodo internazionale, è sospesa in alcuni Paesi, dove si adotta per tutto l’anno l’ora legale. Per quanto riguarda i Paesi dell’Unione Europea, così come anche la Svizzera, il Liechtestein e la Norvegia, l’ora legale ha inizio l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Una convenzione che però non può aumentare le ore di luce disponibili, ma può indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce abitualmente “sprecate” a causa delle consuetudini di orario. Il primo ad avere l’intuizione fu lo scienziato e politico statunitense Benjamin Franklin, un’invenzione che però non riscosse fin da subito un grande successo: solo nel 1907, grazie al costruttore inglese William Willet, venne accolta dalla Camera dei comuni nel 1916 e introdotta nel Regno Unito con il nome di British Summer Time.

ORA LEGALE 2019, LE LANCETTE DA SPOSTARE: QUANDO ENTRA IN VIGORE

L’ora legale 2019 entrerà in vigore a partire dalle ore 2.00 della notte tra il 30 e il 31 marzo 2019, così come da consuetudine: non si tratta di una data fissa, basti pensare al fatto che il passaggio dall’ora solare a quella legale nel 2018 avvenne nella notte tra il 24 e il 25 marzo 2019. Come viene stabilito quando entra in vigore l’ora legale? Ogni Stato può decidere da sè, ma in Unione Europea è stata stabilita l’ultima domenica di marzo: la fine è prevista invece l’ultima domenica di ottobre. Vi abbiamo parlato dell’entrata in vigore per l’Italia, dunque, e per gli altri Paesi dell’Unione Europea, ma nel resto del mondo come funziona? Lo stesso modello viene utilizzato anche in Svizzera, Norvegia, Liechtestein, Andorra, Monaco, San Marino e Città del Vaticano. I Paesi della fascia tropicale non adottano l’ora legale, mentre per quanto riguarda l’emisfero australe, essendo le stagioni invertite rispetto all’emisfero boreale, l’ora legale segue un calendario invertito: in Australia è in vigore da ottobre a fine marzo/inizio aprile, mentre in Brasile è in vigore dalla terza domenica di ottobre alla terza domenica di febbraio.

ORA LEGALE 2019: DA QUANDO ESISTE?

L’ora legale fece il suo esordio in Italia nel 1916 come misura di guerra e fu protagonista di un percorso turbolento dal 1940 al 1948, quando fu abolita e ripristinata in diverse occasioni a causa della Seconda guerra mondiale. E proprio in quel periodo si ebbe il periodo di durata massima dell’ora legale, ovvero dal 14 giugno 1940 al 2 novembre 1942. Un altro riferimento storico è datato 1965, quando l’ora legale venne adottata definitivamente con la legge 503 in un periodo di crisi energetica. Secondo quanto stabilito per legge, l’ora legale durava quattro mesi, esattamente dall’ultima domenica di maggio all’ultima domenica di settembre. Durata poi estesa a sei mesi nel 1980, anticipando l’inizio alla prima domenica di aprile, e successivamente dal 1981 all’ultima domenica di marzo. Un ulteriore prolungamento venne introdotto nel 1996, allineandosi con il resto d’Europa (fine spostata all’ultima domenica di ottobre). Nel 2010, recependo una direttiva del Parlamento Europeo, l’Italia fissò l’inizio dell’ora legale alle ore 2:00 del mattino dell’ultima domenica di marzo e il termine alle 3:00 del mattino dell’ultima domenica di ottobre.

ORA LEGALE 2019: QUANDO TORNA L’ORA SOLARE?

Vi abbiamo parlato dell’ora legale 2019, ma quando torna invece l’ora solare? Come vi abbiamo spiegato, l’ora solare arriverà l’ultima domenica di ottobre: il prossimo spostamento delle lancette, questa volta indietro di 60 minuti, è previsto nella notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre 2019. Con il termine solare ci riferiamo all’orario statale usato durante il periodo invernale, coincidente con quello del meridiano del fuso orario di riferimento, chiamato anche «ora civile convenzionale». Ma attenzione, non è da escludere che presto non parleremo più di ora legale o ora solare: nell’estate del 2018, precisamente tra il 4 luglio e il 16 agosto, si è svolta una consultazione pubblica aperta sul sito della Commissione Europea sulle disposizioni relative all’ora legale: tra le domande fatte, è stata posta l’alternativa tra il mantenere sempre l’ora solare o il mantenere sempre l’ora legale in caso di abolizione del cambio orario. La Commissione Europea, forte della consultazione con il più alto numero di sempre, sta valutando se abolire o meno il cambio fra estate e inverno, mantenendo uno dei due orari o, ancora, una media tra i due.