E’ già stata ribattezza la foto del secolo, ed è quella che mostra per la prima volta un buco nero. In quel punto lontano 55 milioni di anni luce dalla terra, al centro della galassia Virgo A, si trova il Messier 87, lì dove il tempo e lo spazio si fondono, e dove tutto non ha più alcun senso.
Se fino ad ora dovevamo solamente basarci sulle ricostruzioni a computer del Buco nero, o sui film (leggasi Interstellar), dalle ore 15:00 di oggi pomeriggio abbiamo finalmente una traccia di quello che è considerato il punto più oscuro dell’intero universo. Si tratta di un anello di colore rosso fuoco, con al centro un buco nero, e che molti hanno già ribattezzato “l’occhio di Sauron”, per le sue similitudini con il malvagio occhio della saga de Il Signore degli Anelli. Per catturare l’immagine si è giunti dopo anni di lavoro da parte di un gruppo di scienziati internazionali che hanno partecipato al progetto Event Horizont Telescope. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Ultime notizie, Emanuela Orlandi: inchiesta Vaticano

Se non si può parlare di svolta poco ci manca, ma l’apertura di un’inchiesta da parte del Vaticano, a 35 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, rappresenta senza dubbio una notizia di prim’ordine, soprattutto per la famiglia della ragazza che da più di tre decadi attende di capire che fine abbia fatto la figlia: «Dopo 35 anni – le parole di Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela – il Vaticano finalmente indaga ufficialmente sulla scomparsa di mia sorella. Speriamo che sia arrivato finalmente il momento per giungere alla verità e dare giustizia a Emanuela». Emanuela, figlia di un commesso della Prefettura della casa pontificia, aveva 15 anni quando il 22 giugno del 1983 scomparve misteriosamente da Roma senza lasciare più traccia. L’avvio di un’inchiesta è stato autorizzato dalla segreteria di stato, come confermato anche dall’avvocato della famiglia, Laura Sgrò: «Stiamo seguendo gli sviluppi delle indagini delle Autorità vaticane auspicando in una piena collaborazione, proseguendo comunque nelle nostra attività di indagini difensive». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Ultime notizie: Elezioni Israele, vince Netanyahu

Nuova vittoria del primo ministro di Israele, Benjamin Nethanyau. Alle elezioni politiche il premier in carica ha avuto la meglio sul suo acerrimo rivale, Benny Gantz, del partito “Il blu e il bianco”. Un successo però tutt’altro che schiacciante quello di Nethanyau, visto che i due sfidanti hanno ottenuto la stessa percentuale, 29%, ma il primo ministro in carico otterrà il mandato del presidente a governare, grazie alla coalizione con il centrodestra. Il premier, giunto al suo quinto mandato, il quarto consecutivo, potrà così godere di 65 seggi al parlamento, su un totale di 120, contro i 35 ottenuti da Gantz. Soddisfatto ovviamente il vincitore, che uscendo allo scoperto nel commentare i risultati elettorali ha ammesso: «Una magnifica vittoria». Felice anche Gantz, che rivendica il voto di circa un milione di israeliani: «Ho il pubblico dovere di rappresentare oltre un milione di gente – le sue parole – che ha chiesto qualcosa di differente. é una vittoria storica senza precedenti. Dobbiamo essere orgogliosi». Nel 2015 il Likud, il partito di Nethanyau, aveva ottenuto solo 30 seggi con il 23 per cento dei voti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Ultime notizie: Def, guerra su flat tax

Ratifica della flat tax all’interno del documento di economia e finanze, approvato dal consiglio dei ministri di ieri, anche se il pre vertice è stato disertato dai due contendenti principali: Luigi Di Maio e Matteo Salvini. I due però per tutto il giorno si sono pizzicati tramite le agenzie di stampa, con il grillino che si dice a favore solo di una diminuzione di tassazione per il ceto medio e il leghista che chiede il rispetto degli accordi. La nuova tassazione trova però la netta discordia dei sindacati che si dicono contrari a qualsiasi provvedimento. Nella polemica interviene anche il segretario del PD Zingaretti che parla di solita farsa pre elettorale.

Ultime notizie incidente A1, sei giovani studenti francesi feriti

Pauroso, ma per fortuna senza vittime, incidente stradale ieri mattina sull’autostrada A1. Lo scontro è avvenuto attorno alle 13.00 qualche chilometro prima dell’uscita di Zagarolo. Un tir ha tamponato violentemente un pulmino di studenti che a sua volta si è ribaltato impattando violentemente su un altro mezzo. Solo per pura fortuna sul pulmino, con a bordo studenti transalpini, non si sono registrate vittime. Alla fine i feriti sono solamente sei, il più grave risulta essere l’accompagnatore degli studenti, che dalle prime indiscrezioni ha riportato la frattura di tibia e perone. L’autostrada è rimasta chiusa per un paio di ore, nel pomeriggio la situazione si è normalizzata.

Ultime notizie FMI, economia italiana vista come un rischio globale

Non ci hanno pensato due volte gli economisti del Fondo Monetario Internazionale: ieri nel consueto report hanno di fatto azzerato le previsioni di crescita del nostro paese. Per i contabili del FMI l’economia tricolore nell’anno corrente crescerà di un misero decimale (lo 0.1%). Ma non sono questi i rischi individuati dagli esperti americani: resta infatti alta l’incertezza politica che, legata agli spread sempre alti, porta ad additare la nostra economia come un rischio per l’intero pianeta. L’FMI conferma la crescita per il 2020, crescita che comunque si fermerà sotto il punto percentuale, e invita il governo italiano a prendere provvedimenti per stimolare una ripartenza dell’economia che nei numeri non c’e’ mai stata.

Ultime notizie Napoli, agguato di fronte a una scuola

Non hanno avuto nessuna paura di ferire i bambini o i genitori i killer che ieri all’entrata della scuola hanno ucciso un uomo nel popoloso quartiere napoletano del rione Sanità. A cadere sotto le pallottole Luigi Mignano di 57 anni, ferito il figlio Pasquale che di anni ne ha invece 32. Fortunatamente illeso il nipote del Mignano, il piccolo di soli quattro anni è fuggito dentro il plesso scolastico e oltre la comprensibile pausa non ha riportato danni fisici. I killer hanno agito quando i Mignano erano dentro l’auto, numerosi i fori dei proiettili sull’automezzo. Dai primi riscontri l’obiettivo sarebbe proprio Pasquale Mignano, su di lui pendono diversi precedenti penali per reati legati alle sostanze stupefacenti, minacce ed estorsione.