Qualcuno potrebbe interpretarlo come un segnale di presagio, visto il dramma che stiamo vivendo. Per altri, invece, si tratta di un semplice incidente. Fatto sta che quanto accaduto ieri durante una processione solitaria in quel di Chieti, è meritevole d’attenzione. Nel Venerdì Santo, il giorno più nero storicamente per la Chiesa, l’arcivescovo Bruno Forte ha dato vita ad una processione solitaria per le vie del paese, attenendosi alle misure restrittive in corso per contenere la pandemia. Fatto sta che mentre l’arcivescovo stava camminando, a pochi metri dal Seminario Regionale dove aveva celebrato la santa messa, lungo corso Marruccino, il Cristo attaccato alla croce si è capovolto, restando appeso a testa in giù. Una scena decisamente blasfema agli occhi di chi guardava, e Forte, come riporta il quotidiano LaSicilia, è stato a quel punto fermato, e l’unico sacerdote che aveva a seguito è riuscito, dopo un paio di tentativi, a rifissare Gesù nel suo alloggiamento.



CHIETI, CRISTO SI CAPOVOLGE DURANTE PROCESSIONE: LE PAROLE DEL VESCOVO

Passata la disavventura, l’arcivescovo ha ripreso la propria processione in compagnia di due carabinieri in alta uniforme, arrivando fino al sagrato della cattedrale di San Giustino. A quel punto il crocifisso è stato sistemato su un piccolo tavolo, di fronte a cui Forte si è inginocchiato, benedendo la città di Chieti. “Ho pregato durante la processione – le parole dello stesso arcivescovo – guardando a Gesù crocifisso, invocandolo ho continuamente detto Gesù, Gesù mio, immedesimandomi con tutti coloro che stanno soffrendo. Ho chiesto al Signore Gesù non solo di benedire questa città tanto amata, e tutta la nostra chiesa diocesana, ma di benedire l’Italia e il mondo, di liberarci da questa pandemia, di donarci il segno della sua misericordia, lui che sulla croce si è consegnato per amore nostro”. Di seguito il video di quanto accaduto



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