È, senza dubbio, il più importante festival italiano dell’estate. A livello europeo gareggia con Salisburgo (pur se ha solo due opere, ma interpretate da giovani). Si tratta di “From Silence” l’VIII Chigiana International Festival & Summer Academy, che si svolgerà dal 5 luglio al 2 settembre 2022 in collaborazione con il Comune di Siena. Oltre 90 concerti ed eventi musicali realizzati in esclusiva, per dare vita a una delle più intense e imponenti edizioni di sempre, preludio al centenario delle attività musicali chigiane, i cui festeggiamenti cadranno nel 2023.



I 90 concerti sono suddivisi in 6 percorsi tematici, 13 prime esecuzioni, 31 corsie, 4 laboratori, 26 compositori viventi coinvolti nel programma, con una forte presenza di compositrici donne, 2 produzioni d’opera e grandi concerti sinfonici. Un festival dove alta formazione artistica, produzione e grande spettacolo si intrecciano in un unico progetto, unito indissolubilmente al programma della 91esima edizione dei Corsi estivi dell’Accademia Chigiana.



«L’edizione 2022 del Chigiana International Festival & Summer Academy – dichiara Carlo Rossi, Presidente dell’Accademia Chigiana – è particolarmente densa di eventi di grande portata sul piano nazionale e internazionale. Sono lieto di ritrovare nel nostro percorso il Maggio Musicale Fiorentino, Istituzione alla quale siamo legati da lunga amicizia e collaborazione. E di ritrovare il 15 luglio nel grande concerto sinfonico in Piazza del Campo, con il Maggio e con la sua prestigiosa orchestra, il M° Zubin Mehta, che fu allievo della Chigiana e con il quale la nostra Accademia ha un legame speciale di grande affetto e profonda sintonia. L’attesissimo ritorno a Siena del M° Zubin Mehta rappresenta pertanto per la Chigiana e per tutti noiun evento della massima rilevanza. Un appuntamento imperdibile che sarà realizzato grazie alla collaborazione col Comune di Siena, che ringrazio anche per l’importante sostegno fornito per le tante iniziative del festival».



«Con From Silence la Chigiana realizza l’edizione più ampia di sempre del suo Festival estivo –dichiara il Direttore artistico Nicola Sani. Grande tradizione musicale e innovazione sono i due temi portanti di una programmazione che spazia dalla musica antica al grande repertorio classico e dalle nuove sonorità della ricerca tecnologica e intermediale, al jazz e alle elaborazioni della popular music. Il Chigiana International Festival si conferma come il primo in Italia a coniugare l’alta formazione in ambito musicale, sia dal punto di vista della prassi esecutiva che della composizione e della direzione d’orchestra, con la produzione di spettacolo al più alto livello. Un Festival concepito come laboratorio di formazione/produzione/spettacolo, che ha considerevolmente rafforzato il rapporto con i corsi di alto perfezionamento, in un’ottica di reciproca valorizzazione, massimizzandone la coerenza della programmazione e potenziandone le sinergie».

Negli innumerevoli percorsi e nelle interconnessioni musicali del festival chigiano, è protagonista la metafora del rapporto tra il suono e il silenzio, in una nuova consapevolezza dell’importanza dell’uscita progressiva dalla condizione di privazione dell’ascolto collettivo. Questa volta, però, in un rapporto fecondo e via via inaspettato, inedito e inaudito con la musica e con l’arte. Il fil rouge del festival si ritrova nei titoli di molte serate e di molti brani in cartellone, dalle antiche polifonie di Gesualdo a The sound of silence nella rilettura di Philip Glass.

Al fil rouge del festival è dedicata l’apertura del festival, martedì 5 luglio, nella Chiesa di Sant’Agostino, che vede protagonista l’ORT -Orchestra della Toscana, diretta daYoichi Sugiyama, affiancata dal Chigiana Percussion Ensemble. Una serata dedicata, in sintonia con il focus dell’edizione 2022, al compositore Luigi Nono, di cui verrà eseguita No hay caminos hay que caminar… Andrej Tarkowskij. A completare il programma inaugurale, l’esecuzione della Sinfonia n. 4 di Gustav Mahler nella versione da camera Erwin Stein, interpretata dal soprano Sarah Wegener, tra le più grandi interpreti mahleriane di oggi.

 Grande attesa, dopo lo straordinario successo dello scorso anno, per il concerto sinfonico del 15 luglio, ore 21.30, in Piazza del Campo, in coproduzione con il Comune di Siena e in collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino. Sul palco open air di una delle piazze più belle d’Italia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino sarà diretta dal M° Zubin Mehta, che con l’Accademia Chigiana, di cui fu allievo, ha un legame speciale. L’attesissimo ritorno a Siena del M° Zubin Mehta e la collaborazione tra Chigiana, Comune di Siena e Maggio Musicale Fiorentino saranno festeggiati con l’esecuzione di un programma d’eccezione: Ouverture ed estratti da Le creature di Prometeo di L. V. Beethoven, le Variazioni su un tema rococò di Čajkovskij, affidate al violoncello solista di Antonio Meneses, altro protagonista d’eccezione della serata e la Sinfonia n. 4 in fa minore op.36di P.I. Čajkovskij.

Dopo Kurtág, Sciarrino, Stockhausen, Xenakis e Steve Reich, il focus tematico sull’autore del nostro tempo è dedicato quest’anno, anche in piena sintonia con il tema dominante della manifestazione From Silence, al grande compositore veneziano Luigi Nono (1924-1990), scomparso nel 1990. «L’attualità della sua presenza – spiega il Direttore artistico Nicola Sani – ne fa una delle voci dell’oggi, la sua musica appassiona e coinvolge le nuove generazioni anche per i temi che ha saputo suscitare». Luigi Nono, prima ancora della musica, ha posto al centro della propria vicenda artistica, compositiva, la questione del suono. Suono come necessità inarrestabile di ricerca e di progresso, indagine oltre il limite delle possibilità umane, esplorazione dell’inaudito. Fondamentale è stato il suo contributo alla concezione del rapporto fra suono e tecnologia, l’ansia della sua ricerca sul suono non è mai stata avulsa dalle questioni del sociale, del progresso, della liberazione dell’uomo dalle catene dello sfruttamento e dai percorsi preconfezionati del consumismo. Di Luigi Nono il festival presenta un ciclo di 9 serate e 13 composizioni tra le sue principali, dagli affreschi vocali e orchestrali alle grandi opere con live electronics, a cui prendono parte gli interpreti di riferimento della musica del grande compositore veneziano: No hay caminos, hay que caminar… Andrej Tarkovskij, 1987 (05.07), Sarà dolce tacere, 1960 (08.07), Donde estás hermano?, 1982 (08.07), Quando stanno morendo. Diario polacco n. 2, 1982 (14.07), A Pierre. Dell’azzurro silenzio, Inquietum, 1985 (14.07), Fragmente -Stille, An Diotima,1979-80 (19.07), Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz, 1966 (19.07) La fabbrica illuminata1964, (19.07) Das atmende Klarsein, 1980-1981 (19.07), Guai ai gelidi mostri, 1983 (22.07), Omaggio a Vedova,1960 (22.07), Con Luigi Dallapiccola, 1979 (27.07)e Sofferte onde serene, 1976 (31.07).

Il 29 e 30 luglio al Teatro dei Rinnovati, si presenta l’opera di Gioachino Rossini: Il signor Bruschino ossia il figlio per azzardo. Anche quest’anno la preparazione e la messa in scena dello spettacolo teatrale rossiniano potranno contare sulla collaborazione, inaugurata nel 2021, dell’Orchestra Senza spine di Bologna, ensemble in residence, e di tre celebri professionisti del settore: il regista Lorenzo Mariani, lo scenografo William Orlandi e il light designer Roberto Venturi. Sempre all’opera lirica è dedicato il Gran Galà d’opera in programma l’8 agosto, che vede protagonisti i giovani talenti chigiani.

Mozarteum-Chigiana: progetto barocco. Dopo aver inaugurato la loro collaborazione lo scorso anno, l’Accademia Chigiana e l’Università Mozarteum di Salisburgo rinnovano e potenziano la loro sinergia. Tra le grandi novità dell’edizione 2022 della Chigiana International Festival & Summer Academy, infatti, c’è il potenziamento del Chigiana-Mozarteum Baroque Program dedicato ai corsi di musica barocca, con 8 corsi, tre in più rispetto a quelli già attivati nel 2021 e la nascita del nuovo BaroqueLab che proporrà la realizzazione in forma di concerto de La Senna festeggiante di Antonio Vivaldi, serenata per tre voci e strumenti, diretta da Alfredo Bernardini, anch’essa in collaborazione con il Mozarteum di Salisburgo.Per l’occasione, il Festival presenta una nuova orchestra barocca in residence per tutto il periodo dei corsi. Il Chigiana-Mozarteum Baroque Program culminerà con il concerto del 31 agosto che vedrà la partecipazione di Marcello Gatti (flauto traversiere), Vittorio Ghielmi(viola da gamba) Alfredo Bernardini (oboe barocco), Florian Birsak (clavicembalo) e Andreas Scholl (controtenore), Dorothee Oberlinger (flauto dolce), Hiro Kurosaki(violino barocco) e Marco Testori (violoncello barocco), tutti grandi interpreti del Barocco musicale a livello mondiale.

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