I produttori italiani ed europei stanno mettendo a punto un nuovo sistema per difendere i propri prodotti dalle contraffazioni in commercio: i microchip commestibili. Tra i primi ad averlo adottato, i produttori del Parmigiano Reggiano che stanno già applicando questi particolari dispositivi alle forme più grandi di formaggio.
Accanto al Parmigiano Reggiano, si schierano il prosciutto crudo di Parma, la feta greca, lo champagne francese e oltre 3.500 prodotti originari dell’Unione Europea gravemente minacciati dalle contraffazioni. Secondo uno studio europeo pubblicato nel 2020 e citato dal Wall Street Journal, si tratta di un mercato del valore di circa 80 miliardi di euro all’anno, che potrebbe essere difeso dal ricorso ai chip commestibili. Ma perché in commercio si trovano così tante contraffazioni? A fornire una spiegazione è proprio il Wall Street Journal: trattandosi di prodotti di pregio e dunque di costo piuttosto elevato, il mercato ha creato dei falsi a prezzi inferiori guadagnando così una quota quasi pari alle dimensioni del commercio di prodotti originali.
Chip commestibili per proteggere le eccellenze UE: come funzionano
I microchip commestibili sono solo l’ultimo degli stratagemmi inventati dai produttori europei per tutelare i propri prodotti dalle contraffazioni inserite sul mercato. Il titolo più ambito nell’Unione Europa è certamente la denominazione di origine protetta, che garantisce che un alimento come il Parmigiano è prodotto in una regione specifica utilizzando materie prime rigorosamente definite e metodi tradizionali. Invece le denominazioni minori consentono l’utilizzo di materie prime provenienti da Paesi diversi da quello di produzione. Tra gli altri metodi utilizzati dai produttori europei, numeri di serie, inchiostri invisibili e ologrammi sulle bottiglie di vino, ma anche codici QR contenenti informazioni sul prodotto.
Al momento, i chip commestibili sono in silicio, sono prodotti da p-Chip con sede a Chicago e utilizzano la tecnologia blockchain per autenticare dati che possono tracciare il formaggio fino al produttore del latte utilizzato. I chip commestibili sono stati sottoposti a test avanzati su oltre 100.000 forme di Parmigiano per oltre un anno, in quanto il consorzio di produttori vuole accertarsi che siano capaci di resistere al processo di stagionatura.