La procura di Roma ha chiuso le indagini su Marcella Contrafatto, l’ex segretaria di Piercamillo Davigo, accusata di calunnia nell’inchiesta sulla diffusione di verbali secretati degli interrogatori dell’avvocato Piero Amara ai magistrati milanesi in cui si era parlato della presunta ‘Loggia Ungheria’.



Il plenum del Consiglio superiore della magistratura si è aggiornato al 22 settembre per poter esaminare tutta la documentazione. La comunicazione è arrivata ieri, quando il Csm si sarebbe dovuto pronunciare sulle sorti di Contrafatto, sospesa e a rischio licenziamento.

CSM, IL CASO CONTRAFATTO E LA DIFFUSIONE DEI VERBALI SECRETATI

La richiesta di rinvio è arrivata da Riccardo Bolognesi, l’avvocato che difende Marcella Contrafatto nel caso della diffusione dei verbali secretati, per evitare che il giudizio disciplinare arrivi prima di una valutazione degli atti in sede penale. Contrafatto è accusata di aver inviato in forma anonima dei verbali ai giornalisti Antonio Massari e Liana Milella, che hanno poi denunciato.



I documenti sarebbero gli stessi che, in formato Word e non firmati, erano stati consegnati dal pubblico ministero Paolo Storari all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo nella primavera 2020. In questa storia ci sarebbero stati dei presunti contrasti tra Storari e il procuratore Francesco Greco su alcune indagini. Storari è sotto procedimento disciplinare e indagato a Brescia insieme a Davigo per rivelazione di segreto, mentre Greco, accusato da Storari, è indagato per omissione di atti d’ufficio.

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