Chloe Facchini è ospite di Serena Bortone nel corso della nuova puntata di Oggi è un altro giorno. Prima di parlare della sua transizione da Riccardo a Chloe, svela com’è nato il suo amore per la cucina: “La passione per la cucina l’ho sempre avuta, sin da piccolina. Mia nonna è stata a farmi muovere i primi passi nel mondo della cucina.” Noto chef a La Prova del Cuoco, Chloe racconta com’è arrivata la decisione di cambiare sesso: “Mi sono allontanata dalla televisione perché volevo pensare a me e alla mia transizione che non è un percorso facile. Nel momento in cui ho preso la decisione, mi sono allontanata da La Prova del Cuoco, poi ho pubblicato un post in cui annunciavo la mia transizione il mio telefono si è fuso. Ho ricevuto chiamate anche da chi non sentivo da anni, tra queste anche quella di Antonella Clerici che mi ha detto ‘Com’è possibile che devo sapere queste cose dai social!'” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Chloe Facchini, ex Riccardo Facchini, chef transgender
Chloe Facchini, chef quarantunenne di Bologna, due anni e mezzo fa ha iniziato un percorso di transizione e settimana scorsa, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, è tornata su Rai 1, dove si era fatta conoscere a “La prova del cuoco” come Riccardo. L’invito è arrivato da Antonella Clerici che ha voluto Chloe nel suo programma “È sempre mezzogiorno”: “Francamente la sua è una scelta innovativa: portare su Rai 1 una donna transgender potrebbe essere d’aiuto alle persone per comprendere questo mondo e poi per togliere il velo di paura quando si fa coming out”, ha raccontato la chef ai microfoni di Radio Capital durante un’intervista con Selvaggia Lucarelli. E ha aggiunto: “È un momento in cui bisogna uscire allo scoperto e non avere paura di mostrarsi. Adesso dobbiamo abbattere gli stereotipi e i muri”.
Chloe Facchini: il percorso di transizione iniziato nel 2017
Ai microfoni di Radio Capital, Chloe Facchini ha raccontato come è iniziato il percorso di transizione di Riccardo, chef e volto amato del mezzogiorno di Rai 1: “Nel 2017, dopo una relazione durata undici anni. Mi sono sempre sentita donna dentro ma per lungo tempo non sapevo cosa fosse la transessualità. Sono andata avanti per inerzia, mi oberavo di lavoro per non pensare a me stessa”. Poi ha capito che doveva prendere del tempo per ascoltarsi e per capire di avere un’anima “al cento per cento di una donna”. Così è iniziato il percorso psicologico e psichiatrico, poi nel 2019 le terapie ormonali. “Quando soffri di disforia di genere, fai fatica ad accettare l’immagine che il tuo corpo trasmette. Ora però vado avanti come un carro armato perché sono felice e orgogliosa. Non vedo limiti per una persona transessuale”, ha concluso la chef.