A Morning News il caso del povero Chris, il 13enne investito negli scorsi giorni in provincia di Verona, morto dopo le gravissime ferite riportate. Il medico del pronto soccorso che l’ha preso in cura ha spiegato che il 13enne ha avuto tre arresti cardiaci, aggiungendo che se fosse stato raggiunto in tempo dai medici si sarebbe potuto salvare. Chris è stato investito attorno alle ore 20:00 di sera lungo una strada trafficata ed è rimasto fino alle ore 23:00 agonizzante in un campo fino a che un ragazzo dello Sri Lanka non l’ha notato e ha quindi avvisato le forze dell’ordine.
A fare ancora più male il fatto che il responsabile dell’investimento non sia stato arrestato, nonostante lo stesso sia scappato senza prestare soccorso, spiegando di non essersi accorto di nulla. Il giudice ha spiegato che non c’è pericolo di fuga di conseguenza lo stesso ha ritenuto di lasciare in libertà l’automobilista. Il programma Morning News, tramite Marcello Piazzano, ha parlato con la madre del povero Chris, disperata, che ha spiegato: “Alle 20:00 si è verificato l’incidente mentre alle 23:00 è arrivata l’ambulanza, colui che l’ha investito è scappato. Alle 20:00 non c’era buio, c’era ancora luce. Questa storia non deve succedere più, non deve accadere ad altri bimbi, deve finire, il Comune deve fare qualcosa, mettere la luce su quella maledetta strada”.
13ENNE INVESTITO A VERONA: IL COMMENTO DI SABINA NEGRI
In studio anche Sabina Negri, che ha commentato così la morte del povero 13enne di Verona: “Le nuove regole del codice della strada possono aiutare sperando passino nel breve. Questo signore che l’ha investito è che aveva già avuto dei problemi e dei precedenti… lasci in strada una persona che è ad alto rischio, era stato beccato a drogarsi e sai che forse non va in giro a fare del bene. Lui dice di non essersi neanche accorto, non ci crediamo che non se ne sia accorto, ma se sei su di giri, drogato e ubriaco… il senno ti fa fare cose come questa, la fuga… e diventi un assassino”. E ancora: “Lui non è stato collaborativo con la giustizia, negava di essere stato lui ad investirlo”.