Chris Evans ha regalato al pubblico e appassionato dei film della Marvel uno dei ruoli più apprezzati degli ultimi tempi e il merito è del suo ruolo di protagonista in Captain America – Il primo vendicatore. La pellicola verrà trasmessa nella prima serata di Rai 2 di oggi, giovedì 9 aprile 2020, e vedremo Evans nei panni di Steve Rogers, un ragazzo di Brooklyn che verrà trasformato in un super soldato e impegnato in una battaglia contro il Teschio Rosso, ovvero un ufficiale al soldo di Adolf Hitler che vuole annientare il mondo grazie al Tesseract. Nell’intricato mondo della Marvel Cinematic Universe, il capitolo è il quinto della saga iniziata nel 2008 con la doppia proiezione di Iron Man e L’incredibile Hulk. Le vicende però si intrecciano con quelle narrate nei tre capitoli dedicati agli Avengers, ovvero The Avengers, Avengers: Age of Ultron e Avengers: Infinity War, oltre che precedere la narrazione del successivo Captain America: The Winter Soldier, realizzato tre anni più tardi. “La sua più grande paura era quella di perdere l’anonimato“, ha detto la madre dell’attore, Lisa Evans, a Esquire, “diceva di avere una carriera che gli piaceva molto e che avrebbe potuto portare il cane in giro senza che nessuno lo infastidisse. Poteva andare dove voleva e l’idea di perdere tutto questo lo spaventava“. Alla fine è stata proprio la madre di Chris a spingerlo ad accettare il ruolo, sicura che solo così avrebbe sfruttato una grande opportunità e di vivere in seguito anche altre occasioni importanti.
Chris Evans, continuità tra Captain America – Il primo vendicatore e The Avengers
Per Chris Evans è stato importante riuscire ad ottenere una continuità fra il suo ruolo di protagonista in Captain America – Il primo vendicatore e quello interpretato in The Avengers. “Mantenersi nello stesso stato d’animo è bello per un attore”, ha detto a Collider diverso tempo fa, “ma è anche bello ricevere un feedback dal pubblico. Alla fine stiamo realizzando questi film per i fan e in particolare per gli ammiratori degli hardcore, che poi sono quelli di cui mi preoccupo di più”. Il dubbio di Evans era infatti di riuscire a colpire i telespettatori in modo positivo, ma nel caso in cui non ci fosse riuscito aveva già in mente un piano B: “Se lo dovessero odiare, spero di poter apportare alcune modifiche prima del sequel”. Nella finzione, il personaggio di Evans subisce una trasformazione fisica, mentre la sua mente rimane intatta. Un evento di cui ha avuto esperienza diretta, anche se l’attore crede che accada un po’ a chiunque. “Penso che qualunque cosa dovesse accadere intorno a noi, cercheremo di mantenere fede a ciò che siamo. Anche se penso che nessuno di noi potrebbe mai attraversare una trasformazione fisica così radicale”. Evans non nasconde inoltre di aver accettato il ruolo nonostante la paura, anzi proprio per questo motivo. “Non era quello che cercavo”, confessa, “perchè ne avevo paura per molte ragioni. Poi all’improvviso è cambiato tutto. Tipo ‘Sai Chris, se hai paura di qualcosa dovresti semplicemente farlo e basta’. Penso che sia più facile rammaricarti per tutto ciò che non fai che per quelle che fai, specie se non le fai a causa della paura”.