Ho un cancro terminale, ma mi sento fortunato“: Chris Hoy è tornato a parlare della sua malattia, lasciando di nuovo il mondo dello sport sotto choc perché ha ora rivelato di avere dai 2 ai 4 anni di vita. Il sei volte campione olimpico di ciclismo su pista aveva rivelato di essere malato a febbraio, spiegando di aver cominciato a sottoporsi alla chemioterapia.



Quello che Chris Hoy non aveva detto finora è che il cancro è terminale: “Perché una volta detto, non si può tornare indietro. Non si può disdire“. Ne ha parlato al Sunday Times, in vista dell’uscita del suo nuovo libro “Tutto ciò che conta: La mia gara più difficile“.

CHRIS HOY E LA SCOPERTA DEL CANCRO TERMINALE

Alla fine dello scorso settembre pensava di essersi stirato una spalla, ma su consiglio del fisioterapista si è sottoposto a una Tac che ha rilevato la presenza di un tumore. Due giorni dopo ha avuto una notizia peggiore: ha anche un tumore alla prostata, con metastasi alle ossa. Ora il cancro è esteso alla spalla, al bacino, all’anca, alla colonna vertebrale e alle costole. Inoltre, il medico gli ha comunicato che il cancro è al quarto stadio ed è incurabile. Alla domanda sul tempo restante, ha appreso di avere da due a quattro anni. Così ne ha parlato con i figli, di 9 e 6 anni.



A novembre Chris Hoy ha iniziato la chemioterapia e ha sperimentato dolori che non aveva mai provato prima. Ha anche sofferto di una violenta reazione allergica: “Alla fine ero assolutamente distrutto“. In quel momento era convinto che nessuno sapesse della malattia, invece la notizia era trapelata. “È stato terribile, perché il vaso di Pandora è stato aperto e non si può chiudere. Ma è stata come una liberazione dalla pressione“. Quindi, a febbraio ha annunciato su Instagram di avere il cancro.

LA BATTAGLIA “MENTALE” CONTRO IL CANCRO

La maggior parte della mia battaglia contro il cancro non è stata fisica, è stata nella mia testa“, ha dichiarato Chris Hoy al Sunday Times. Nel frattempo, alla moglie Sarra è stata diagnosticata la sclerosi multipla, in particolare una forma “molto attiva e aggressiva” che andava trattata subito e di cui non hanno parlato ai figli. Nonostante tutto, si sente fortunato nel potersi curare per allontanare la morte, che comunque arriva per tutti.



Questa consapevolezza e la possibilità di poter dire addio ai suoi cari lo rincuorano. “Ho imparato a vivere il momento e ho giorni di autentica gioia e felicità“. Il ciclista ha spiegato che la paura e l’ansia sono legate alla voglia di avere il controllo sul futuro, che però è un concetto astratto. Non lo è la consapevolezza di avere un tempo definito sul pianeta. “Quindi mi sono detto: perché rovinare questo tempo? Facciamolo, godiamocelo e siamo grati per quello che abbiamo“.

Chris Hoy ha chiarito che non è affatto semplice e non ci sono giorni fantastici, ma vive di momenti di gioia. Registrare la versione audio del libro non è stato facile, soprattutto quando è arrivato al capitolo finale, in cui si rivolge ai figli: “Improvvisamente pensi che queste sono le parole che i miei figli ascolteranno quando non ci sarò più. E questa è, senza dubbio, la cosa più difficile che abbia mai fatto“.