Christian De Sica: “bisogna stare attenti a quello che si dice, per un comico è un problema”
Christian De Sica è tra i protagonisti di Telethon. Intanto arriva su Netflix il nuovo film di Natale con Angela Finocchiaro dal titolo “Natale a tutti i costi” che ha fatto discutere per una battuta del comico e showman per via di una scena del film in cui l’attore riceve un vino abruzzese portato in dono dal figlio. “E’ ’na m…” l’esclamazione dell’attore che tanto ha fatto imbestialire il la regione Abruzzo. Dalle pagine de ilmessaggero.it, De Sica ha precisato: “ma scherziamo? Io amo quella Regione, ci porto i miei spettacoli, adoro i suoi vini. Con la battuta volevo offendere mio figlio che viene a cena solo per i soldi. Ormai bisogna stare attenti a tutto quello che si dice, e per un comico è un problema”.
Il comico e attore si è soffermato su quanto oggi sia diventato difficile per un comico fare battute: “se rifacessi le cose di tanti miei film del passato, oggi andrei in galera. Ma si ride con il diavolo, mica con San Francesco. Le commedie sono cattive per definizione… ora ne vediamo tante eleganti ma addio a quei boati che 20 anni fa scuotevano i cinema”.
Christian De Sica: “Checco Zalone, che è il comico più scorretto che ci sia”
Parlando di comici e comicità, Christian De Sica ha un plauso per Checco Zalone: “è il comico più scorretto che ci sia, se ne frega e ha un enorme successo. Gli altri stanno abbottonati per non rischiare di perdere i premi”. L’attore e showman è indubbiamente conosciuto anche per i cinepanettoni, i classici film di Natale che tanto hanno incassato tantissimi anni fa. Eppure da tempo non ne gira più. Il motivo? “Non me li ha offerti nessuno, ho 71 anni e non ho più l’età. Ma anche i giovanissimi che mi amano tanto mi chiedono di tornare a farli. Di recente ho ricevuto 1700 messaggi. Un cinepanettone lo girerei di corsa” – ha detto l’attore che quest’anno ha partecipato al film Netflix “Natale a tutti i costi”: “è una commedia deliziosa, scritta benissimo. Nel cinema italiano mancano i bravi sceneggiatori. A differenza dei francesi, sono costretti a lavorare in pochissimo tempo”.
Infine parlando di sogni nel cassetto ha rivelato: “vorrei portare sullo schermo il romanzo di Marco Lodoli I fannulloni come attore e regista. Sto cercando i soldi”, mentre parlando di eredi ha fatto un solo nome: “quello di Claudio Colica. È sensibile, colto, bravissimo. Ha un grande futuro”.