Christian de Sica ripercorre la sua splendida carriera negli studi di Verissimo, dove è ospite di Silvia Toffanin. “Ad un certo punto l’errore è rinchiudersi dentro la propria casa“, spiega l’attore nell’intervista su Canale 5. “Io frequento gente molto più giovane di me e poi giro per strada. Perché per raccontare il presente e per fare i film che faccio io bisogna stare per strada”, continua Christian de Sica. Il ricordo di suo padre Vittorio è ancora molto nitido nella mente dell’attore romano, che lo ricorda commosso: “Mio padre era genio e sregolatezza, ma a casa era un uomo semplice. Peccato che i miei figli Brando e Maria Rosa non l’abbiano conosciuto. Io cerco di tramandare qualcosa”.(Agg.Jacopo D’Antuono)



CHRISTIAN DE SICA PROTAGONISTA DI VERISSIMO – LE STORIE

Torna questo pomeriggio l’appuntamento con “Verissimo – Le Storie”, il format estivo del talk show condotto da Silvia Toffanin e che raccoglie i momenti migliori, o semplicemente più emozionanti, della stagione appena conclusa: e nella puntata che ci apprestiamo a vedere oggi (a partire dalle ore 16.30 su Canale 5) sarà riproposta anche l’ospitata di Christian De Sica dello scorso inverno, con l’attore e regista capitolino che ha parlato a tutto tondo non solo dei suoi prossimi impegni professionali ma si è lasciato andare pure all’amarcord ricordando il padre Vittorio e… con tanto di siparietto in diretta con lo storico sodale Massimo Boldi.



In quell’occasione, negli studi del programma Mediaset, il 71enne comico romano aveva parlato con la padrona di casa soprattutto del traguardo speciale delle 70 candeline spente il 5 gennaio 2021, scherzandoci ovviamente da par suo: “Non è che è una gran festa… Adesso ne volevo solo una di candelina, anzi cerco di dimenticarlo: a dire il vero sono in una fase della mia vita molto felice, sto portando in giro il mio spettacolo e ho lavorato tanto” aveva raccontato De Sica ammettendo indirettamente che l’età non pesa affatto su quello che continua a considerare il lavoro più bello al mondo.



CHRISTIAN DE SICA, “A TEATRO AMO LE LUCI ACCESE COSI’ CAPISCO SE IL PUBBLICO…”

Non solo: De Sica ha anzi svelato alla Toffanin un curioso particolare dei suoi spettacoli teatrali, accennando a quella sua particolare relazione che ha con la platea. “A me piace il rapporto col pubblico, sono frustate di vitalità: io poi lì racconto la mia vita e per questo a teatro non amo il buio ma lascio sempre le luci accese così guardo le loro facce…” ha rivelato l’attore, ironizzando anche su un altro aspetto. “In questo modo so anche se si divertono allora posso allungarmi, se invece si rompono le scatole…”.

Ma accennando ai prossimi progetti che sarebbero arrivati, ovvero il remake in chiave modera (una sorta di reboot anche se non si tratta di una saga) di “…altrimenti ci arrabbiamo!” e del film di Natale in cui lui impersonava Santa Klaus, De Sica ha avuto modo pure di svelare un altro aspetto del suo modo di intendere il ruolo di attore e regista, lanciando una piccola frecciatina a tutta una generazione di artisti italiani del passato: “A me piace cercare di cogliere sempre la quotidianità, ma tanti attori prima andando avanti con gli anni si sono rinchiusi nelle loro case, nelle ville invece di restare in giro”: il 71enne showman invece ha spiegato che lui ama ancora andare in giro per la sua Roma, magari frequentando anche gente più giovane. “Perché? Perché bisogna sempre restare in strada per raccontare il presente, poi con i film che faccio io…”.