Ancora un approfondimento legato alla figura della scrittrice Christine de Pizan. Ancora una volta a partire dalle sue citazioni più celebri, il più delle quali legate al rapporto tra uomini e donne nella società. La letterata nativa di Bologna naturalizzata francese scriveva: “Là Adamo dormì e Dio formò il corpo di donna da una delle sue costole, a significare che doveva stare al suo fianco come compagna e non giacere mai ai suoi piedi come una schiava, e anche che doveva amarla come la sua stessa carne“. Molto bella anche questo pensiero sull’importanza dello studio: “Ah, fanciullo e giovinezza, se conosceste la beatitudine che risiede nel gusto della conoscenza, e il male e la bruttezza che stanno nell’ignoranza, quanto bene vi consigliamo di non lamentarvi del dolore e della fatica dell’apprendimento“. Altrettanto saggi aquesta massima sull’importanza delle esperienze, anche quelle negative: “Se riflettessi bene e saggiamente, ti accorgeresti che quegli eventi che consideri disgrazie personali sono serviti a uno scopo utile anche in questa vita mondana, e in effetti hanno lavorato per il tuo miglioramento“. (agg. di Dario D’Angelo)
CHRISTINE DE PIZAN: TRE FRASI FEMMINISTE
Christine de Pizan, prima storica scrittrice celebrata dal doodle odierno di Google, è stata una convinta sostenitrice del femminismo. Ecco alcune frasi divenute celebri: “Proprio come i corpi delle donne sono più morbidi di quelli degli uomini, così la loro comprensione è più acuta” oppure “Se riflettessi bene e saggiamente, ti accorgeresti che quegli eventi che consideri disgrazie personali sono serviti a uno scopo utile anche in questa vita mondana, e in effetti hanno lavorato per il tuo miglioramento”.
Ci sono anche altre massime che caratterizzano la storia di De Pizan, sempre improntate sul femminismo. Un esempio: “Quante sono le donne che per la durezza dei loro mariti trascorrono la loro stanca vita nel vincolo del matrimonio in una sofferenza maggiore che se fossero schiave tra i saraceni?”. Concetto ribadito da questa affermazione: “Là Adamo dormì e Dio formò il corpo di donna da una delle sue costole, a significare che doveva stare al suo fianco come compagna e non giacere mai ai suoi piedi come una schiava, e anche che doveva amarla come la sua stessa carne”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
CHRISTINE DE PIZAN, LE CITAZIONI PIÙ CELEBRI
Continuiamo il nostro viaggio nel mondo della scrittrice Christine De Pizan, oggi celebrata dal doodle di Google, a partire dalle sue citazioni più celebri. Tratto distintivo della sua opera? Un femminismo tagliente. Lo si evince da questa frase: “Gli uomini che hanno calunniato il sesso opposto di solito hanno conosciuto donne più intelligenti e virtuose di loro“. Altro esempio: “Condannare tutte le donne per aiutare alcuni uomini fuorviati a superare il loro comportamento insensato equivale a denunciare il fuoco, che è un elemento vitale e benefico, solo perché alcune persone ne vengono bruciate, o maledire l’acqua solo perché alcune persone vi annegano“.
Christine De Pizan era insomma convinta, al contrario di ciò che pensavano i suoi contemporanei, che le donne non solo fossero in grado di ricoprire tutti i ruoli “maschili”, ma di farlo anche con una marcia in più: “Le donne in particolare dovrebbero preoccuparsi della pace perché gli uomini per natura sono più temerari e testardi, e il loro irrefrenabile desiderio di vendicarsi impedisce loro di prevedere i pericoli ei terrori della guerra che ne derivano. Ma la donna per natura è più gentile e circospetto. Pertanto, se ha volontà e saggezza sufficienti, può fornire i migliori mezzi possibili per pacificare l’uomo“. (agg. di Dario D’Angelo)
CHRISTINE DE PIZAN, LA CRITICA PUNGENTE AL GENERE MASCHILE
A confermare la rilevanza nella storia della letteratura della scrittrice Christine De Pizan vi è anche il fatto che oggi 11 settembre, a 657 anni dalla sua nascita, Google abbia deciso di dedicarle il suo doodle. Ma quali sono alcune delle citazioni più iconiche della poetessa italiana naturalizzata francese? Noi de ilsussidiario.net abbiamo deciso di riportarne alcune, così da consentire a voi lettori di frvi un’idea non solo sulla biografia di Christine De Pizan, ma anche sul suo pensiero.
Iniziamo con la seguente frase: “Una volta un uomo ha criticato il mio desiderio di conoscenza dicendo che non era conveniente per una donna possedere il sapere perché ce n’era così poco. Risposi che era ancora meno appropriato per un uomo possedere l’ignoranza perché ce n’era tanta“. Colpito e affondato, il genere maschile! Altro esempio della capacità della De Pizan di inchiodare il sesso maschile dinanzi alle sue responsabilità? Eccolo: “Non tutti gli uomini (e soprattutto i più saggi) condividono l’opinione che sia un male per le donne essere istruite. Ma è verissimo che molti uomini sciocchi hanno affermato questo perché non gli piaceva che le donne sapessero più di loro“. (agg. di Dario D’Angelo)
CHRISTINE DE PIZAN, NATA IN ITALIA MA NATURALIZZATA FRANCESE
Christine de Pizan, la storica scrittrice celebrata quest’oggi da Google con un Doodle, è originaria di Bologna. Pur avendo vissuto gran parte della sua vita in Francia, Christine de Pizan nasce in realtà come Cristina da Pizzano, nel bolognese. Suo padre, Tommaso, come ricorda il Resto del Carlino, era un proprietario terriero del comune di Pizzano, nei pressi del capoluogo emiliano, e la stessa Christine aveva studiato all’università felsinea dove vi aveva poi insegnato medicina e astrologia e divenendo una delle insegnanti più note dell’ateneo.
Le sue origini sono datate 1365, e l’infanzia Christine la trascorse a Bologna finchè il padre, invitato dal re di Francia, Carlo V, non si trasferì a Parigi. Un padre molto colto e nel contempo aperto, che ha educato la figlia, e i suoi fratelli maschi, alla cultura letteraria e filosofica e cui proprio Cristina di fatto ispirerà la sua vita per farne poi una carriera. La vera svolta per lei arrivò all’età di 25 anni, quando rimase vedova con tre figli da accudire e crescere, e in una situazione economica a dir poco disastrosa. A quel punto, la de Pizan non si diede per vinta ma decise di rimboccarsi le maniche e di mettersi a lavorare, ovvero, a scrivere. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CHRISTINE DE PIZAN, LA SCRITTRICE FRANCESE CHE 657 ANNI FA SFIDÒ GIOVANNI BOCCACCIO
Christine De Pizan, nata 657 anni fa, riuscì a conquistare la Francia. Fu la prima scrittrice del Paese e, nonostante fosse unica nel suo genere, si guadagnò gli elogi di tanti uomini. Uno tra questi fu Carlo V, che le diede libero accesso alla Biblioteca Reale del Louvre che aveva fondato. Al suo interno c’erano innumerevoli libri dal prezioso contenuto letterario.
La scrittrice femminista risentì profondamente della morte di Carlo V, avvenuta nel 1380, nonché di quella del marito Étienne de Castel, notaio e segretario del re. Nelle sue poesie più volte ha manifestato il proprio dolore. Il loro matrimonio era stato felice, ma l’uomo perse la vita in giovane età a causa di una epidemia. “Sono sola, e sola voglio rimanere”, scriveva Christine De Pizan in Seulete sui. (Aggiornamento di Chiara Ferrara).
CHRISTINE DE PIZAN, LA SCRITTRICE CHE SFIDO’ GIOVANNI BOCCACCIO
Il contributo di Christine De Pizan alla letteratura si deve soprattutto al suo impegno in difesa delle donne: fu, infatti, la prima scrittrice e utilizzò la sua penna per denunciare le discriminazioni subite. Ciò anche a costo di mettersi, 657 anni fa, contro uno dei colleghi più apprezzati del tempo, ovvero Giovanni Boccaccio.
La sua opera più famosa, “La città delle dame”, infatti, venne scritto in risposta a degli scritti avversi alla figura femminile, come quelli di Jean de Meung, del filosofo Mateolo e appunto di Giovanni Boccaccio. I letterati in questione rappresentavano la donna esclusivamente come dedita ai vizi, tra cui in particolare la seduzione. Christine De Pizan si impegnò a rivoluzionare tale visione, raccontando tra le righe dei suoi testi lo spirito nobile delle appartenenti alla sua categoria. Al tempo stesso, tuttavia, denunciava la mancata possibilità per le sue pari di accedere all’educazione. «Una donna intelligente riesce a far di tutto e anzi gli uomini ne sarebbero molto irritati se una donna ne sapesse più di loro», scriveva. (Aggiornamento di Chiara Ferrara)
CHRISTINE DE PIZAN, LA SCRITTRICE FEMMINISTA CHE CONQUISTO’ LA FRANCIA
Christine de Pizan, nata Cristina da Pizzano, è stata una scrittrice e poetessa italiana naturalizzata francese, nata oggi, 11 settembre, 657 anni fa. Filosofa femminista, è riconosciuta in Europa come la prima scrittrice di professione e, quattro secoli prima di Madame de Staël, la prima storica laica. Nelle sue opere liriche e narrative si ispira alla propria esperienza di vita, e non alla tradizione religiosa o mitologica, come si usava in quel periodo.
Christine de Pizan nacque nella Repubblica di Venezia in questo giorno nel 1364. Trascorse la sua infanzia esplorando le biblioteche della corte del re di Francia Carlo V, dove suo padre era astrologo di corte. Armata di penna e del suo amore per la letteratura, iniziò a scrivere ballate romantiche nel 1393. Questa prima incursione nella produzione di parole estasiò diversi potenti mecenati, tra cui il re Carlo VI.
CHRISTINE DE PIZAN, LA SCRITTRICE CHE DENUNCIAVA IL TRATTAMENTO VERSO LE DONNE
Christine De Pizan è conosciuta oggi per il suo ruolo in una faida letteraria medievale. Cominciò all’inizio del 1400 con accesi dibattiti sul poema popolare “Il romanzo della rosa”. De Pizan denunciò il trattamento riservato alle donne e colpì nel 1405 con una delle sue opere più famose, “Il libro della città delle donne” in cui ha incorporato storie che hanno evidenziato la leadership e la saggezza di importanti donne della storia e della mitologia. Ha pubblicato il sequel, “Il tesoro della città delle donne”, nello stesso anno, completando la serie ora considerata tra le prime pubblicazioni femministe.
Durante la sua carriera, Christine de Pizan ha pubblicato 10 volumi di poesie, molti dei quali erano “lamentele”, il termine per poesie e canzoni medievali di protesta contro il vizio o l’ingiustizia. Oggi, Christine de Pizan è tra le 1.038 donne influenti rappresentate nell’iconica installazione d’arte degli anni ’70 di Judy Chicago “The Dinner Party” in mostra al Brooklyn Museum.
CHRISTINE DE PIZAN, L’OPERA SULLE DONNE CONSEGNATA ALLA REGINA ISABELLA
Christine de Pizan ha redatto una biografia nel 1404 di Carlo V di Francia riportando eventi di cui era stata testimone oculare e consultando fonti bibliografiche. A capo di uno Scriptorium in cui riproduceva libri molto apprezzati, è molto famosa per aver dato inizio alla cosiddetta Querelle des femmes: dopo avere letto due opere di Boccaccio e di Jean de Meun, che difendevano l’idea che la donna è per natura un essere vizioso, consegnò alla Regina Isabella un’opera intitolata la “Città delle Dame”, in cui elencava esempi di donne virtuose e importanti nella storia dell’umanità.
Nel 1418, all’età di 53 anni, Christine de Pizan si ritirò in un convento. Dopo undici anni di silenzio scrisse il suo ultimo lavoro sulla sua contemporanea Giovanna d’Arco del 1429, il primo entusiastico poema su Giovanna D’Arco e l’unico a essere composto mentre era ancora viva. La data della morte è sconosciuta, ma dovrebbe aggirarsi intorno al 1430.