È polemica su Christine Lagarde per dei presunti viaggi in aereo non del tutto attinenti al suo ruolo di presidentessa della Banca centrale europea. Le accuse, come riportato da La Verità, arrivano da Ipso, il sindacato dei dipendenti dell’ente stesso. Il gruppo l’ha accusata di essere “piuttosto disinvolta” con gli spostamenti, andando in contrasto con quelli che sono gli obiettivi green che promuove in prima persona. È infatti fortemente impegnata nella campagna a favore della transizione energetica.



La contraddizione tra parole e fatti non è passata inosservata. Anzi, è diventata una fonte di aspre critiche nei confronti di Christine Lagarde. A rappresentare la causa del sindacato a Omnibus, su La 7, è stato Bernardo Tomea. “Vengono fatti dei proclami roboanti ma non sembrano seguiti in realtà da un comportamento coerente. Alcuni colleghi sollevavano il problema dei viaggi, il fatto che alcuni membri del board e la presidentessa stessa viaggino spesso per fini che non sono immediatamente riconducibili alla politica monetaria”, ha denunciato.



Christine Lagarde, troppi viaggi in aereo extra-lavorativi: le accuse alla presidentessa della Bce

Le critiche nei confronti di Christine Lagarde da parte del sindacato Ipso tuttavia non si limitano esclusivamente alla questione dei viaggi in aereo. Il rappresentante dei dipendenti della Banca centrale europea infatti ha mostrato i risultati di un sondaggio interno dello scorso dicembre che evidenziano il loro malcontento. Esso è stato condotto su 1.100 lavoratori sui 3.500 totali. Le ulteriori contestazioni riguardano sia l’amministrazione interna del personale che la trasparenza. 

“Molti colleghi dicono che sembrerebbe che i mezzi di comunicazione non siano utilizzati per fini di politica monetaria o di vigilanza bancaria. In particolare ci sono alcuni commenti relativi alle affermazioni o prese di posizione in ambito politico o su conflitti armati”, ha svelato Bernardo Tomea. Ma non solo. Anche i tagli sono una questione spinosa. La figura della presidentessa insomma non è ben vista dall’interno.