È morto Christo Vladimirov Javacheff, conosciuto col solo nome Christo. L’artista aveva 84 anni, ma tra pochi giorni ne avrebbe compiuti 85. Il decesso è avvenuto a New York, dove ha vissuto per 56 anni, per «cause naturali». A dare l’annuncio i canali social dell’artista, che nel 2016 realizzò l’opera The Floating Piers sul Lago d’Iseo. Nato il 13 giugno 1935 a Gabrovo, in Bulgaria, Christo lasciò il suo Paese natale nel 1957. Prima si trasferì a Praga, poi a Vienna e quindi a Ginevra. Nel 1958 andò a Parigi. Qui incontrò Jeanne-Claude Denat de Guillebon, che poi diventò sua moglie e compagna nella creazione di opere d’arte. Lei morì il 18 novembre 2009. «Ha vissuto una vita piena, in cui non solo ha sognato ciò che sembrava impossibile, ma lo ha realizzato», è scritto nell’annuncio della morte dell’artista. Nel comunicato si fa riferimento anche a Jeanne-Claude: il loro lavoro «ha unito le persone facendo condividere loro esperienze in tutto il mondo, la loro opera vive nei nostri cuori e nei nostri ricordi».
CHRISTO, MORTO ARTISTA “SCIENZA E ARTE TRIONFANO”
Christo Vladimirov Javacheff portò avanti il progetto artistico condiviso con Jeanne-Claude Denat dopo la morte della moglie nel 2009. A partire dagli anni ’60 i due artisti furono tra i principali esponenti della cosiddetta “land art”, espressione con cui viene chiamata una forma d’arte basata sull’intervento dell’artista sul territorio naturale, nello specifico in grandi spazi come deserti, praterie e laghi. Nel 2016 la sua passerella galleggiante nelle acque del Lago d’Iseo attirò la curiosità di tantissimi turisti provenienti da tutto il mondo. La sua opera, The Floating Piers, contribuì a far conoscere il nostro territorio lanciando quel turismo che oggi è frenato dall’emergenza coronavirus. Proprio una foto realizzata lì è stata scelta per dare il triste annuncio. Il miglior modo per salutarlo comunque è citare una frase che Christo scrisse in una lettera del 1958: «La bellezza, la scienza e l’arte trionfano sempre».