Dopo la sanatoria firmata Teresa Bellanova, si riaccende la discussione sul dossier migranti: l’allarme arriva direttamente da Gdf e Guardia Costiera. «Adesso ci mandano a prendere i migranti anche a 12 miglia dalla costa. Stiamo giorno e notte in mare, non ne possiamo più», questa la testimonianza di alcuni uomini riportata dai colleghi de Il Giornale: Guardia di Finanza e Guardia Costiera, infatti, sono sempre più impegnate nel recupero dei migranti che arrivano dal nord Africa, come del resto evidenziato nelle notizie di cronaca degli ultimi giorni. Ieri sono stati registrati cinque sbarchi – tra cui un barcone recuperato a Lampedusa con a bordo 77 persone – e c’è un dettaglio da non sottovalutare: molti scappano dall’Africa con la prospettiva di trovare lavoro dopo l’annuncio del ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova



MIGRANTI, L’ALLARME DI GDF E GUARDIA COSTIERA

Un nuovo allarme migranti, dunque, con Guardia di Finanza e Guardia Costiera «stremate» da questa situazione. Un operatore sul campo ha poi rivelato a Il Giornale: «Il fatto è che quando questa gente arriva va a finire negli hotspot dove gli vengono dati vestiti, scarpe, cibo e la promessa di un futuro migliore. Hanno tutti il telefonino, che non gli viene sequestrato, per cui poi chiamano parenti e amici e dicono loro di partire perché in Italia sono serviti e riveriti. Per noi, invece, un lavoro continuo».



Ma c’è di più: nonostante i controlli, nessuno sa chi sono i migranti che arrivano dal nord Africa, prevalentemente dalla Tunisia, ma ciò che è certo è che nessuno scappa dalla guerra. «La maggior parte sono uomini giovani, che partono perché credono che l’Italia possa mantenerli», mette in risalto il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti. Infine, la testimonianza di un operatore di Polizia che chiarisce ancor meglio lo stato dell’arte: «Quando Salvini era ministro dell’Interno veniva avvertita la Guardia costiera libica che riportava indietro gli immigrati. Ora avviene di rado».

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