Truffare servendosi di un telefono è un gioco da ragazzi. Anzi, da bambini. Chiedere, per conferma, alla 29enne newyorkese Laura Grasso, alla quale sono stati sottratti 1.000 dollari da due bambini che lei ha stimato essere di età inferiore ai 10 anni. La giovane stava passeggiando a Central Park quando i giovanissimi truffatori l’hanno avvicinata, dicendo di essersi persi e chiedendole in prestito lo smartphone per chiamare la madre. Anziché chiamare realmente a casa, però, hanno utilizzato l’app Venmo per trasferire 1.000 dollari di proprietà della vittima su un contro aziendale intestato a “Black Lives Matter”
Come riporta il “New York Post”, l’account, che utilizzava il nome @BLM201 e si identificava sull’applicazione di trasferimento di denaro come “attività di raccolta di fondi”, è stato nel frattempo rimosso. Esso non sembra essere in alcun modo affiliato all’organizzazione Black Lives Matter. Messo in atto il raggiro, i ragazzini se ne sono andati restituendo il telefono all’ignara vittima, che dopo due minuti ha ricevuto un’e-mail che la avvertiva della transazione effettuata. “Ero completamente sotto choc, incredula – ha spiegato Laura Grasso –. Mi sono spaventata, perché se non fosse stato solo Venmo? Cos’altro avrebbero potuto fare con il mio telefono?”.
29ENNE TRUFFATA DA DUE GIOVANI CON IL SUO TELEFONO: SOLDI RECUPERATI
Fortunatamente, i gestori dell’app Venmo sono riusciti a cancellare la transazione truffaldina e a restituire i soldi a Laura Grasso, la quale si è recata dalla polizia, che, almeno, inizialmente, si è rifiutata di sporgere denuncia in quanto “hai dato loro il tuo telefono, è colpa tua! Perché hai lasciato che un estraneo utilizzasse il tuo telefono?”. Alla fine, però, le forze dell’ordine hanno raccolto la denuncia e l’hanno classificata come “piccolo furto” e le indagini attualmente sono in corso.
“Grazie a Dio ho riavuto i miei soldi – ha asserito Laura Grasso –. È orribile vedersi sottrarre così tanto. Non è che ho fatto spese folli e sono uscita a fare shopping o ho comprato un giro di drink per tutti i clienti del bar. Quei soldi mi sono stati rubati dal mio telefono”.