In Ucraina c’è una fitta rete di basi segrete che arriva fino al confine con la Russia per spiare le operazioni di Mosca, anche oltre il confine. Lo rivela il New York Times con un’inchiesta giornalistica da cui emerge che da oltre dieci anni è in corso una collaborazione tra le intelligence di Kiev e quella di Washington che si è sviluppata in funzione anti russa. Questa collaborazione si è basata anche sull’addestramento di un commando di élite ucraino, l’Unità 2245, da parte della Cia, al fine di catturare droni russi e apparecchiature di comunicazione, oltre che per consentire agli 007 americani di studiare e codificare i sistemi criptati della Russia.



Tale collaborazione resta uno dei principali strumenti che consentono all’Ucraina di potersi difendere dagli attacchi della Russia, che è una potenza più sviluppata dal punto di vista militare. Questa partnership, che riguarda anche basi finanziate interamente dalla Cia in Ucraina, non è iniziata con l’invasione russa, ma è in corso da almeno dieci anni e ha trasformato l’Ucraina in uno dei partner più importanti degli Usa nella guerra di informazioni contro la Russia.



COSTRUITE 12 BASI SEGRETE CIA NEGLI ULTIMI 8 ANNI

Il New York Times racconta che negli ultimi otto anni la Central Intelligence Agency ha costruito 12 basi segrete solo nella foresta ucraina al confine con la Russia, ma ce ne sono altre sparse in tutto il Paese. La Cia ha anche aiutato Kiev a formare una nuova generazione di spie ucraine attive in Russia, Europa e a Cuba, oltre che in altre zone dove c’è una forte presenza russa. Si tratta di reti di intelligence molto importanti in questa fase, anche alla luce delle difficoltà dell’Ucraina sul campo di battaglia, col rischio di una mancanza di fondi per continuare a operare agli attuali livelli, nel caso in cui il Congresso americano dovesse davvero fermare gli aiuti a Kiev.



Nei giorni scorsi il direttore della Cia, William J. Burns, è volato segretamente a Kiev, in quella che è stata la decima visita dall’inizio della guerra in Ucraina. Peraltro, questa collaborazione va avanti nonostante i rapporti siano nati all’insegna della diffidenza e della scarsa fiducia da parte degli americani verso la controparte. Ma negli anni gli ucraini si sono dimostrati all’altezza delle aspettative.

COME È NATA LA COLLABORAZIONE TRA CIA E UCRAINA

Nella ricostruzione del New York Times viene indicato come momento chiave la rimozione del presidente Viktor Yanukovych. Infatti, il nuovo capo dell’intelligence dell’Ucraina, Valentyn Nalyvaichenko, chiese alla Cia e all’M16 di aiutarlo a ricostruire l’agenzia di spionaggio ucraina, mentre si deteriorava la situazione con la Russia in seguito all’annessione unilaterale della Crimea. Quindi, negli Usa scattò l’allarme e iniziò un delicato gioco di equilibrio. Alla Cia fu affidato il compito di rafforzare l’intelligence ucraina, ma senza provocare la Russia.

Il primo salto di qualità si è avuto nel 2014 con l’abbattimento in Ucraina dell’aereo della Malaysia Airlines. Infatti, gli 007 ucraini nel giro di poche ore furono in grado di intercettare e fornire prove che accusavano la Russia. Quella fu una sorpresa gradita per la Cia, la cui collaborazione è diventata indispensabile negli ultimi due anni. Nonostante tutto, continua però ad avere dei limiti da non superare, nello specifico la Cia non può aiutare l’Ucraina in offensive letali.