Nella storia di Ciao Darwin c’è un evento che ha fatto da spartiacque ed è il terribile incidente durante il gioco del Genodrome. Un concorrente, Gabriele Marchetti, è rimasto paralizzato cadendo rovinosamente nella prova dei rulli. Una vicenda che risale al 2019 e da allora ha suscitato diverse polemiche, oltre che una battaglia in tribunale. Ora però il programma condotto da Paolo Bonolis sta per tornare con una nuova edizione. Proprio alla vigilia del suo ritorno, l’autore Marco Salvati è tornato su quanto accaduto durante un’intervista a TvBlog.it, nella quale ha confermato che ci sarà il Genodrome, ma senza il gioco dei rulli.



«Per delicatezza abbiamo cambiato alcuni giochi, ma più per un nostro scrupolo», ha precisato Salvati. Per quanto riguarda la vicenda dell’incidente, ha sottolineato: «Siamo stati totalmente assolti». Ma l’incidente ha inevitabilmente segnato tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione del programma: «Ciò non toglie un grande dispiacere per quello che è successo. Molta gente non vedeva l’ora di gettare benzina sul fuoco».



“INCIDENTE GENODROME A CIAO DARWIN? TUTTI ASSOLTI”

Marco Salvati, nell’intervista a TvBlog.it, ha ricordato quanto accaduto lo scorso dicembre, con il giudice del tribunale monocratico di Roma che ha «assolto tutti gli imputati con formula piena, accogliendo un’eccezione della difesa e affermando che “il fatto non sussiste”». L’autore, oltre a parlare dell’incidente del Genodrome a Ciao Darwin, si è soffermato anche sull’etichetta trash che spesso viene affibbiata al programma condotto da Paolo Bonolis.

«Si dà alla tv una serie di colpe che non può avere. È come dare la colpa del colesterolo al frigo. La famosa tv colta ha una sua cittadinanza così come l’intrattenimento». Salvati ricorda a «chi sentenzia ‘che schifo il programma X’» che di fatto «pretende che a quell’ora ci sia la trasmissione che vuole lui e non va a cercarla altrove», ma questo è un ragionamento «assurdo» per l’autore televisivo. A tal proposito, ha rilanciato con una domanda provocatoria: «Se su un altro canale c’è Augias, perché non te lo vai a vedere?».