Esistono dei cibi che possono aiutare a non farsi pungere dalle zanzare, a dirlo è la scienza. Gli studi in merito, come riportato dal Corriere della Sera, sono diversi e tra questi ci sono anche quelli condotti da Jerry Butler, professore all’Università della Florida, che è un esperto in materia. “È dimostrato quanto certi odori rendano alcune persone più appetibili di altre”, ha spiegato. L’odore della pelle, in tal senso, è inevitabilmente influenzato dall’alimentazione, per cui se si vuole evitare le punture è necessario stare attenti a cosa si mangia. 



Ad essere sgradevole alle zanzare, ad esempio, è il sudore quando è alterato dalle vitamine B1 e B6, che si trovano in grandi quantità soprattutto nel pesce, ma non solo. È consigliato mangiare anche alimenti con acido solforico come pompelmo, aglio, basilico, salvia, menta, alloro, pepe nero, peperoncino, germogli di soia, cereali, coriandolo in foglie, alga spirulina, paprika e curcuma. Da evitare, invece, ci sono quei cibi che ci rendono più appetibili agli insetti, come grassi di origine animale, ovvero burro e strutto, latte, formaggi stagionati, fritti, carne, uova, molluschi, crostacei e frattaglie.



Cibi e accorgimenti per evitare di attirare le zanzare: occhio allo sport e all’alcol

Le persone che cercano di evitare le punture di zanzare hanno sicuramente due nemici, al di là dei cibi consumati: lo sport e l’alcol. Questi insetti infatti sono attratti dall’acido lattico, che viene prodotto durante l’attività fisica e in generale quando c’è un aumento della temperatura corporea che provoca la sudorazione. Tra gli alcolici più “pericolosi” c’è la birra: il motivo è da ricondurre al fatto che il maltosio e il fruttosio alzano il pH della pelle e la rendono molto invitante. 



Coloro che non riescono a rinunciare ad attività fisica e birra durante l’estate, dunque, devono prendere provvedimenti. Gli esperti ad esempio consigliano di assumere cibi che possono aiutare a ridurre il livello di acido lattico come la frutta e in particolare banane, albicocche e verdura a foglia verde, ma anche frutta secca come pistacchi, mandorle e noci, e i legumi.