Il nichel è uno dei principali metalli che purtroppo “introitiamo” nel nostro organismo e la maggior parte di quello che viene assorbito deriva dal cibo. Come ricorda Cook del Corriere della Sera, ci sono alcuni prodotti alimentari che finiscono spesso e volentieri sulle nostre tavole e che sono ricchi di questo metallo senza che noi lo sappiamo.
La prima cosa da sapere è che al momento non esistono dei test specifici per capire se si è intolleranti o meno al nichel, a differenza invece per il lattosio o altre patologie, di conseguenza per comprendere se si è allergici o meno bisogna andare per esclusione, segnando ad esempio quei prodotti che ci hanno dato in qualche modo “fastidio”, per poi ovviamente presentarsi da un medico specialista. Secondo un importante studio francese che è stato pubblicato da Santè publique, un’agenzia governativa, c’è una presenza massiccia di metalli pesanti nella popolazione francese e la cosa preoccupante è che la stessa è data in aumento rispetto al decennio precedente.
CIBO E NICHEL: 99% DI BIMBI E 97% DI ADULTI NE HANNO TRACCE
Il nichel è stato individuato nel 99 per cento dei bambini e nel 97 per cento degli adulti, chiaro indizio di come questo metallo sia purtroppo una presenza costante nel nostro organismo. La Commissione Europea non ha sottovalutato questo lavoro scientifico ed ha quindi chiesto a tutti gli stati membri di prelevare i campioni nei prossimi tre anni, 2025-2027, per appunto meglio capire l’evolversi della situazione ed eventualmente come intervenire.
Il problema, come detto sopra, è che la maggior parte dell’origine del nichel è alimentare, di conseguenza bisogna stare attenti a ciò che acquistiamo al supermercato, a cominciare ad esempio dal sushi, che contiene più metalli pesanti degli altri pesci, di conseguenza sarebbe bene non abusarne. Il professor Silvio Danese del San Raffaele di Milano ricorda anche altri elementi ricchi di nichel come ad esempio tè, cacao, cioccolato, cerali, soia e derivati. Attenzione anche agli anacardi (frutta secca), ma anche a legumi, pomodori, spinaci, cipolle e asparagi, tutti alimenti cosiddetti insospettabili.
CIBO E NICHEL: QUESTI PRODOTTI SI POSSONO MANGIARE SENZA PROBLEMI
Di contro, riso, latticini, frutta e carni si possono mangiare senza alcun rischio, essendo appunto a contenuto di nichel quasi pari a zero. La regola è che gli alimenti di origine animale siano più salutari da questo punto di vista rispetto a quelli di origine vegetale, e ciò rappresenta un po’ una sorta di controtendenza rispetto alle regole del mangiar bene, visto che è noto e risaputo che i dietologi consiglino appunto frutta e verdura, e meno carne.
Ma chi è intollerante al nichel che sintomi sviluppa? Stanchezza, dolori muscolari e insonnia potrebbero essere degli indizi, ma come detto sopra è difficile individuare un’allergia a questo metallo, anche se a volte si può manifestare con delle reazioni cutanee. Chiusura con un ultimo consiglio: non usare la prima acqua che esce dal rubinetto per cucinare in quanto di notte potrebbe essere stato rilasciato del nichel.