Dopo il decreto italiano che respinge l’approvazione ad immettere sul mercato nazionale prodotti considerati “Cibo sintetico”, anche detti a base cellulare, arriva un documento ufficiale scritto congiuntamente da Organizzazione Mondiale della Sanità e la Fao, nel quale si individuano tutti i principali rischi e pericoli per la salute umana che potrebbero essere derivati dal consumo di tali prodotti.
L’obiettivo di questa ricerca infatti è quello di fare chiarezza a livello internazionale per aiutare anche le decisioni dal punto di vista politico, perchè come dichiarato anche nel rapporto “È necessario dare una maggiore informazione sulla sicurezza alimentare in questo campo”.
Nel documento si individuano i principali punti chiave che potrebbero rappresentare criticità, in uno studio condotto su casi pratici in tre paesi, Israele, Qatar e Singapore, nei quali questi alimenti a base cellulare, compresi i sostituti della carne, sono già prodotti, venduti e regolamentati a livello nazionale. Inoltre viene identificato un processo di regolamentazione che risulta essere più simile a quello della produzione farmaci, poichè devono essere rispettate le norme sulle etichette e sulle tecnologie utilizzate prima di ricevere l’approvazione.
Cibo sintetico, il rapporto della FAO sui rischi del consumo
Il rapporto Fao Oms sui rischi del consumo di cibi sintetici, intrduce anche i concetti base dell’esatta definizione e dei termini da utilizzare quando si parla di questo tipo di alimenti. La raccomandazione infatti è di utilizzare le parole “cibo a base cellulare” poichè l’uso del termine “sintetico” può risultare fuorviante per il consumatore. Dall’altra parte però anche per i produttori viene consigliato di limitare in etichetta le parole “carne, pollo, pesce, manzo” quando questi alimenti in realtà non contengono derivati animali.
Nel documento si evidenziano i principali rischi che potrebbero rappresentare un problema per la salute umana, derivato dal consumo di cibo a base cellulare o “coltivato”. L’organizzazione mondiale della sanità ha individuato 53 criticità, che potrebbero causare disturbi più o meno gravi a seconda della quantità consumata ed in base anche al tipo di alimento. Questi vanno dall’allergia ad uno o più composti presenti nell’alimento fino ad arrivare ad un aumento potenziale di rischio di sviluppo di alcuni tipi di cancro. Specialmente quando nei prodotti sono utilizzati ormoni e composti chimici che interferiscono con il metabolismo.